ROMA – Compra un’intera pagina sul quotidiano Libero per ringraziare la ministra Maria Elena Boschi del suo lavoro e della sua sua riforma. “Solo un gesto gentile verso una signora che non conosco” dice l’autore, Giancarlo Aneri, imprenditore veneto di 68 anni, attivi nel commercio dei vini di pregio e fondatore del premio E’ giornalismo.
Raggiunto telefonicamente da Alberto Argenio di Repubblica, Aneri ricorda di aver fatto “la stessa cosa quattro anni fa per Ferrero, ma allora nessuno mi aveva chiamato”. Di certo, ammette lo stesso Aneri, Boschi affascina di più: “Chi non la trova affascinante è privo di buon gusto”.
Nel suo messaggio è stato galante e rispettoso:
“Gentile onorevole, volevo ringraziarla, come semplice cittadino, per quello che ha fatto. Impegno e responsabilità: penso che abbia sopportato tutto e dato tutto in buona fede nell’interesse dell’Italia. Sappia che il Suo lavoro non è stato inutile”.
Il lavoro è proprio la riforma costituzionale affossata dal referendum del 4 dicembre.
“I giornali raccontavano che prima del voto la ministra era circondata da tutto un codazzo, dice Aneri, mentre ora è rimasta sola. Queste cose fanno male, fanno capire alla gente normale che in politica oggi sei un re e domani non sei nessuno. Renzi si sa difendere da solo mentre con la ministra sono spariti tutti, anche quelli che fino a sei giorni prima andavano a trovarla in elicottero. I miei maestri, Montanelli, Biagi e Bocca, mi hanno insegnato a rispettare chi lavora e la signora Boschi ha lavorato tantissimo e in buona fede. Come è possibile che nessuno l’abbia ringraziata?”.
(Foto Ansa)