ROMA – Silvio Berlusconi interdetto dal 2014? A raccogliere il suo testimone ci penserebbe “la Cavaliera”, ovvero Marina Berlusconi, figlia del leader del Pdl già tutrice delle aziende e del patrimonio di famiglia. Per ora trattasi di voci e poco più. Ma sono voci che rimbalzano di sito in sito e che trovano sponda nelle parole di Luigi Bisignani, ex giornalista che ha patteggiato una condanna a un anno e sette mesi per la vicenda della P4.
A “un giorno da Pecora” Bisignani punta forte sulla Cavaliera:
“Se Sivio sarà legalmente interdetto, c’è da scommettere tutto che tutrice delle aziende e del patrimonio sarà Marina”. Sul listino dei bookmaker le quotazioni della primogenita del Cavaliere sono al top. L’erede, quella vera, è lei.
Sempre secondo Bisignani, racconta Huffington Post
ci sarebbe stata ad Arcore una cena di famiglia nella quale il Cavaliere si sarebbe convinto di passare la mano alla primogenita. Dalla sua, del resto, Marina ha la propensione alla leadership, una buona esperienza imprenditoriale, ma soprattutto la stima incondizionata del padre, che in lei si specchia per molti aspetti caratteriali.
Alla cena spiega Bisignani: “Io non c’ero ma c’erano i familiari, Piersilvio, Marina e Barbara. Poi Francesca Pascale e l’avvocato Ghedini”.
Ma non sono solo le parole di Bisignani a far riflettere. C’è il comportamento di Marina Berlusconi, la prima a commentare con asprezza la condanna a sette anni inflitta a suo padre: “Uno spettacolo assurdo che con la giustizia nulla ha a che vedere, uno spettacolo che la giustizia non si merita”. Parole che ricalcano quanto detto un mese prima sempre da Marina Berlusconi: “È mostruoso il solo pensare che il destino del Paese passi per le mani di un gruppo di magistrati spalleggiati da qualche redazione e qualche arruffapopoli”.