Marina Berlusconi, figlia primogenita e prediletta di Silvio, ha fatto trapelare la sua “amarezza” di questi giorni e il Corriere della Sera ne ha dato conto di Marina: persecuzione senza fine La figlia allarmata dal «preoccupante stato della democrazia, del rispetto della dignità e delle libertà individuali» Amarezza tanta, voglia di parlare nessuna. Dichiarazioni ufficiali non ce ne sono.
Dalla famiglia Berlusconi, scrive il Corriere, “trapela qualcosa da chi ha parlato in queste ore con la primogenita Marina Berlusconi, che si è sempre schierata con forza a difesa di suo padre. Il presidente della Fininvest, la finanziaria nella quale sono custodite tutte le partecipazioni del gruppo che fa capo alla famiglia del presidente del Consiglio, avrebbe confidato non solo tutta la sua amarezza ma anche la rabbia”
Per Marina Berlusconi siamo in presenza di un “ennesimo atto di una persecuzione senza fine”. Non sarebbe allarmata, riferisce il Corriere, dalla vicenda giudiziaria in sé: “Come tutte le altre sono certa che finirà in nulla”,» ma sarebbe invece allarmata “per il preoccupante stato della democrazia in Italia e del rispetto della dignità, delle libertà individuali che le iniziative di certa magistratura stanno evidenziando» .
Il Corriere ricorda anche il ruolo che nell’ultimo paio di anni ha assunto Marina Berlusconi come capo famiglia ombra, intervenendo in pubblico già altre volte in difesa del padre.
Così è stato quando l’ideologo finiano Italo Bocchino dichiarò che “Berlusconi è convinto di poter lasciare in eredità Palazzo Chigi a Pier Silvio e Marina” e lei immediatamente replicò : “Mio padre di case ne ha già abbastanza e se le è comperate tutte con i soldi suoi, non con quelli del partito”, con un arrogante ma azzeccato riferimento allo scandalo della casa di Montecarlo, proprietà di An, che Gianfranco Fini ha venduto a una società off-shore in cui, non si è mai capito se come proprietario ombra o come intermediario, era implicato Giancarlo Tulliani, fratello della compagna.
Quando Silvio Berlusconi attaccò Roberto Saviano e la fiction tv la Piovra, perché danneggiano l’immagine dell’Italia, Marina replicò all’ondata di sdegno della sinistra giornalistica: “Difendo il diritto di critica di mio padre” .
Ai tempi del primo scandalo sui rapporti tra Berlusconi padre e ragazze minorenni ancorché ben mature, come Noemi Letizia, sollevato dalla moglie (e per Marina matrigna) Veronica Lario, l’allora segretario del Pd Dario Franceschini ebbe l’infelice idea di dire che lui i suoi figli non li avrebbe mai lasciati a Berlusconi perché li educasse. Subito, ricorda il Corriere “arrivò puntuale la dichiarazione di affetto e solidarietà della figlia verso il padre”.
Questa volta, sul caso Ruby, lo scandalo è più grosso, la vicenda giudiziaria più ingarbugliata, sul ponte dell’accusa c’è una pm del calibro di Ilda Bocassini ed è stato forse accorto di non esporsi tra virgolette, ma di affidarsi, “in forma privata” alla “cerchia degli amici più fidati”.