Dopo l’arresto di Antonio Iovine ”ne mancano solo due: Matteo Messina Denaro e Michele Zagaria, il cerchio si sta stringendo”. Lo dice il ministro dell’Interno Roberto Maroni che sembra sempre più vicino a debellare i vertici delle cosche. L’arresto di Iovine, ha ribadito Maroni è un ”risultato eccezionale e straordinario” che segna un ”altro punto a favore dello Stato”. Ora Maroni punta dritto ai due più pericolosi mafiosi latitanti.
Il titolare del Viminale ha poi svelato uno dei trucchi utilizzati dalla ‘Catturandi’ della squadra mobile di Napoli per arrivare ad Antonio Iovine. ”Due mesi fa ero stato in questura nei loro uffici – racconta Maroni – e mi hanno fatto vedere un po’ di trucchi utilizzati per prendere i latitanti. Tra questi mi hanno mostrato un sacchetto di spazzatura, con nascosti all’interno un microfono e una telecamera, che veniva piazzato fuori dai luoghi dove si riteneva vi potessero essere i criminali”. ”Proprio grazie a questi trucchi – ha aggiunto – è stato intercettato e catturato Iovine”. Maroni ha ribadito che oggi pomeriggio, assieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano, sarà a Napoli per complimentarsi con i poliziotti che hanno arrestato il boss dei Casalesi.