Il ministro dell’Interno Roberto Maroni contro i “dossier” realizzati con documenti “artefatti” da alcuni quotidiani. ”Ogni giornale è libero di fare ciò che vuole, ed è sacrosanto il diritto a realizzare reportage, un altro conto è costruire dossier con documenti artefatti: questa è una cosa che mi fa ribrezzo e che purtroppo negli ultimi tempi ha preso piede”. Lo
”Sta prevalendo l’uso di raccogliere informazioni per danneggiare qualcuno piuttosto che di fare informazione – ha aggiunto Maroni, che non ha fatto alcun accenno all’inchiesta Mythos che lo vede indagato per un compenso di 60.000 euro – ricordo che la lotta politica è un’altra cosa: e’ il confronto di idee”.
”Ognuno e’ libero – ha affermato Maroni, ad Alba per l’inaugurazione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco – di passare al setaccio la vita di Maroni, di vedere come è la sua esistenza blindata, sono un personaggio pubblico e non ho diritto alla stessa privacy di altri, ma se si pubblica una foto mentre parlo con il governatore del Piemonte Cota e poi si nasconde la sua faccia e si dice che ero a colloquio con un mafioso, beh, questa è tutta un’altra cosa”.
