Maroni-Saviano. Il leghista Ciocca e quella foto con il ‘boss’ Pino Neri

Nel botta e risposta tra Roberto Saviano e il ministro dell’Interno Maroni c’è di mezzo il leghista Angelo Ciocca. E’ lui, il consigliere regionale leghista di 35 anni, uno degli esempi cui si riferiva l’autore di Gomorra nel suo discorso sulla ndragheta al Nord di “Vieni via con me”, ma senza nominarlo.

Ciocca, che non è mai stato indagato, spunta però in alcune foto con Pino Neri, avvocato considerato leader della ndrangheta in Lombardia. «Saviano voleva strumentalizzare, ma sapeva che di concreto non c’era nulla. E allora ha raccontato la cosa a metà. Ha sollevato la polvere, creato il dubbio. E che questo accada su una tv di Stato, mi indigna», racconta al Corriere della Sera.

L’ex assessore provinciale di Pavia era il più votato della Lega nella regione , poi ricostruisce Marco Cremonesi «il 13 luglio, in una maxi retata finiscono in manette 300 presunti affiliati lombardi della ’ndrangheta. Tra gli altri, Pino Neri, 52 anni, avvocato da Taurianova, indicato in sostanza come il capo della ’ndrangheta in Lombardia. Tra le carte dell’inchiesta, una foto che ritrae Ciocca con Neri. E poi, le intercettazioni. In cui l’avvocato della ‘ndrangheta elogia un certo Angelo (tutt’altra persona, come risulta dalla stessa intercettazione) in una vicenda di voto di scambio».

Ma Ciocca ha detto di avere visto Neri solo una volta e il Carroccio ha tremato.  Ora il leghista ha detto che è pronto a querelare Saviano.

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