Alla domanda se tornerà al suo lavoro, Marrazzo ha risposto: «Si, da fine mese torno a disposizione della mia azienda. Farò quello che loro riterranno». E ha sottolineato: «Quando ricominci a lavorare dopo una vicenda come la mia, è un po’ come rinascere».
«Da mostro a perseguitato con tanto di timbro della Cassazione, Marrazzo come si sente?» è stato anche chiesto. «Come uno che per sei mesi – ha risposto – é restato in silenzio, ha rispettato i magistrati, ora legge quel che ha scritto la Suprema Corte e ripensa a tutto ciò che é stato scritto e detto in questo periodo….» . « I motivi del mio silenzio – ha proseguito Marrazzo – sono quelli che ho spiegato. E in ogni caso il silenzio ha pagato. La verità l’ho detta davanti ai giudici, ma presto potrò raccontarla meglio all’opinione pubblica».
Marrazzo ha infine ricordato come il sistema informativo abbia spostato l’asse di tutta la sua vicenda e questo è costato “moltissimo” a sua moglie e alle sue figlie.