In un biglietto consegnato a Marcello Dell’Utri, il 7 ottobre del 2009 (data in cui la Consulta doveva decidere sul lodo Alfano), erano indicati i nomi dei consiglieri della Corte costituzionale che avrebbero votato a favore del lodo. E’ quanto riferisce Arcangelo Martino, l’ex assessore al Comune di Napoli arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3, nell’ultimo interrogatorio reso ai pm della Procura di Roma il 24 settembre scorso.
L’appunto sarebbe stato consegnato, nel corso di un incontro avvenuto all’Albergo Eden, al senatore del Pdl, da Flavio Carboni, l’imprenditore sardo in carcere con l’accusa di aver violato la legge Anselmi sull’associazione segreta. Carboni, secondo quanto sostiene Martino, avrebbe ricevuto a sua volta il biglietto da Pasquale Lombardi (anche lui arrestato nel luglio scorso). Nel corso dell’interrogatorio il procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, chiede a Martino: ”Pasquale Lombardi aveva dato un bigliettino dove c’era? …”.
L’ex assessore risponde: ”Della ricostruzione di coloro i quali potevano… Votare in un modo o nell’altro”. Più avanti nell’interrogatorio viene chiesto: ”Questi i nomi di quelli voteranno a favore?…”. A cui Martino risponde: ”Questi votano a favore… E invece poi non fu così, ecco perché – spiega Martino – in una telefonata con Lombardi io dissi: va beh, scusa, ma tu esponi anche me a questa candidatura che mi hanno offerto, mi hanno garantito, mi fai saltare”.