ROMA – ”La miglior risposta e’ il mio curriculum, dal quale vedrete che lavoro da quando ho 23 anni”. Cosi’ il viceministro del Lavoro, Michel Martone, ha commentato l’inchiesta di Repubblica.it sulla sua collaborazione con l’allora ministro della P.a. Renato Brunetta. ”Ho collaborato per 16 mesi con Brunetta come consigliere giuridico per 40.000 euro lordi e quindi circa 1.300 netti al mese”, ha aggiunto precisando che la collaborazione ”e’ cominciata ben prima che mio padre venisse nominato al Civit”.
E’ stato – ha spiegato Martone a margine del convegno ‘Itinerari previdenziali’ – un lavoro importante e molto impegnativo”. Tornando poi alla nomina del padre, Antonio Martone, al Civit, il viceministro ha ricordato che questa ”e’ avvenuta su proposta del ministro Brunetta, di concerto col ministro dell’Economia, con delibera del Consiglio dei ministri, parere a maggioranza qualificata delle commissioni parlamentari e decreto del presidente della Repubblica”.
La videoinchiesta sul sito del quotidiano, parla oggi della Civit, organo di controllo sull’operato della pubblica amministrazione, voluto da Renato Brunetta e presieduto da Antonio Martone, padre del viceministro e di una consulenza per il ministero affidata nello stesso periodo a Michael Martone. Nel servizio di Repubblica.it anche un ‘intervista al senatore Pd, Pietro Ichino e una allo stesso Antonio Martone.
”Mio padre e’ giudice, io sono un professore e mia sorella e’ ancora una precaria della ricerca”. E’ quanto ha tenuto a precisare il viceministro al Lavoro, Michel Martone, commentando la video inchiesta di Repubblica.it. Martone ha parlato a margine del convegno ”Itinerari previdenziali”.