ROMA – A Paola Concia non è bastato percorrere il migliaio di chilometri che separano Roma da Francoforte sul Meno. O meglio, le è bastato per superare l’ostacolo delle leggi italiane e sposardi ma non per evitare l’immancabile commento del sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi.
La deputata del Pd si è sposata in Germania, dove la legge lo consente, con la sua compagna Ricarda Trautmann, criminologa tedesca con cui convive già da qualche anno.
Il matrimonio, accolto con soddisfazione da più di un movimento gay italiano, non è però passato inosservato a Giovanardi. Inevitabile il commento: il sottosegretario per criticare evoca addirittura la Carta e sentenzia che le nozze in questione sono incostituzionali. Concia, evidentemente, lo sapeva visto che si è sposata in Germania.
”Lo considero – è il parere di Giovanardi sul matrimonio – come tutti i rapporti fra due persone, un fatto che che rappresenta un vincolo affettivo; dal loro punto di vista, anche un rapporto d’amore”, ma ”non ha nulla a che fare con il matrimonio cosi’ come e’ disegnato nella nostra Costituzione laica e repubblicana”.
”Questa unione, in se’, non e’ assolutamente giudicabile. In Italia e in Europa – prosegue Giovanardi – c’e’ la liberta’ di praticare l’orientamento sessuale che si ritiene opportuno”, tuttavia – precisa – ”la nostra Carta prevede, quali requisiti per il matrimonio, un rapporto tra un uomo e una donna, per realizzare quella ‘societa’ naturale’ che e’ il luogo in cui nascono i figli”.
Il sottosegretario osserva che da qualche parte si solleva una ”battaglia ideologica che sconfina nella polemica con la famiglia prevista dalla Costituzione”. ”Il matrimonio – conclude – è quello fra un uomo e una donna. Altri sono rapporti diversi: monogami, poligami, omosessuali…”.