Matteo Renzi al contrattacco:”Niente soldi da Lusi”, scontro con Libero

ROMA, 2 MAR – Matteo Renzi, il sindaco 'rottamatore' paladino della battaglia per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, avrebbe ottenuto nel 2009 122mila euro da Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita sotto inchiesta per i soldi presi dalle casse del partito. L'accusa arriva da Libero che da' notizia di tre fatture a firma dell'ex tesoriere a societa' fiorentine ai tempi della campagna elettorale a Firenze. Ma Renzi non ci sta e annuncia querele, dando il via ad una battaglia legale tra i due, che per tutto il giorno ha un assaggio nella guerra di tweet in rete. In serata, poi, Renzi annuncia che in nome della ''trasparenza'' rendera' pubblici i nomi di tutti i finanziatori delle sue campagne elettorali e degli eventi da lui organizzati.

Il sospetto che una parte dei soldi sottratti alla Margherita fossero finiti per finanziare iniziative di esponenti ex Dl girava da tempo e in questa direzione sembrano muoversi gli accertamenti dei magistrati. Verifiche che, evidenziano con insistenza gli esponenti della Margherita, non avrebbero rilievo penale ma certo, in tempi di antipolitica, non sarebbe politically correct l'uso di soldi pubblici per attivita' di singoli politici o correnti. Di fatture di questo tipo il vicedirettore di Libero Franco Bechis dice di averne 7 ed il primo a 'finire in pagina' oggi e' il sindaco di Firenze.

Che, pero', non ci sta. ''Ne' Lusi, la Margherita – contrattacca con un lungo post su Facebook Renzi – e neanche il Pd nazionale, regionale e fiorentino, mi hanno mai dato un centesimo ne' per le primarie, ne' per le elezioni, ne' per il ballottaggio, ne' per la Leopolda uno o due'', assicura il 'rottamatore' che ricorda di aver chiesto, ma non ottenuto, un sostegno economico ai tempi della sua corsa per il Comune di Firenze. L'esponente Pd annuncia una querela civile a Bechis aggiungendo che con i soldi della causa paghera' ''il mutuo della prima casa trentennale, non appartenendo alla categoria dei politici che comprano l'abitazione a loro insaputa''.

Minacce che non sembrano intimidire affatto il vicedirettore di Libero che conferma e rilancia proponendo, su Twitter, al sindaco di Firenze una causa in sede penale. ''Le fatture di Renzi sono già alla procura di Roma'', attacca Bechis. E sempre via Twitter, il primo cittadino risponde: ''Bechis scegli tu il foro. Non vedo l'ora. Io però vado anche sul civile. A presto''.

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Emiliano Condò