Matteo Renzi all’assemblea Pd: “40,8% responsabilità che fa tremare i polsi”

Matteo Renzi

ROMA –  “Ciascuno avverta l’emozione che questo risultato” del 40,8% alle Europee, “lo carica di una responsabilità che fa tremare i polsi” dice Matteo Renzi aprendo l’assemblea del Partito Democratico.

Nel 40,8% “non c’è solo un buon risultato del Pd, del governo, di un singolo o gruppo dirigente. E’ molto di più: un’attestazione di speranza sconvolgente”.

“Se lo consideriamo – dice Renzi – come un investimento per provare a cambiare l’Italia diventa il modo per ripartire consapevoli di ciò che è accaduto”. Gli italiani, continua Renzi “hanno detto non ce n’è più, bisogna cambiare”.

Sulla corruzione.

“Sulla corruzione siamo quelli che non fanno sconti a nessuno, neanche a noi stessi”. E poi: “Chi ha notizie di reato vada da magistrati. Non aspettino che i magistrati vadano da loro”.

“Se c’è qualcuno di noi che sa parli – continua il premier – se c’è qualcuno di noi che ha sbagliato paghi, ma non accettiamo da nessun punto di vista che sulla giustizia si giochi il derby che c’è da venti anni andando avanti in maniera totalmente ideologica”.

Poi sull’Europa e l’Inghilterra.

“Non è un dibattito sull’Inghilterra ci sia o no. Noi vogliamo mandarla a casa questa sera ai Mondiali, non in Europa”, e aggiunge: “Pd va in Ue non per farsi spiegare cosa deve fare ma con l’orgoglio di chi ha il coraggio e l’intelligenza di proporre soluzioni che pensano più alle imprese e alle famiglie e meno a chi in questi anni in Ue ha vissuto solo di rendita”.

“Chiediamo – continua il premier – che l’operazione Mare Nostrum sia gestita insieme all’Europa, non che sia cancellata”.

Renzi poi risponde a Mineo che lo aveva definito autistico:

“Di me dite quello che vi pare, ma chi ieri ha detto che sono un ragazzo autistico ha offeso milioni di famiglie che soffrono. Lo dico a mia nipote Maria che è ‘Down’. Non è giusto. Toccate pure me, ma giù le mani dai ragazzi disabili perché non conoscete la sofferenza”.

Sul Movimento 5 Stelle.

 “In tre anni hanno preso tre capoluoghi di provincia. Mancano centocinque anni e avranno in mano l’Italia. Basta avere un po’ di pazienza e toccherà a loro”.

Sul fisco.

“Nel 2015 realizzeremo finalmente in Italia il quoziente familiare”.

Sulla legge elettorale.

“A settembre, dopo la riforma della legge elettorale, realizzeremo un impegno preso durante le primarie, un impegno vincolante e lo faremo d’accordo con esponenti maggioranza e parlamento: quello sui diritti civili”.

Sulla Rai.

La Rai non può finire “in pasto al sindacato di turno che vive una realtà parallela”. Così il premier Matteo Renzi: “Con quel numero di dipendenti, quel numero di sedi regionali e quel potere pervasivo della politica non andiamo da nessuna parte”.

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Gianluca Pace