ROMA – “La legge elettorale e le riforme sono necessarie, non un mio capriccio. Non ci faremo fermare dagli insulti”. Il premier Matteo Renzi lo scrive la mattina del 30 luglio sulla sua E-news. Renzi affronta sia il discorso Italicum, che “sarà modificato al Senato e diventerà legge”, sia dei nuovi investimenti e della maggiore flessibilità annunciati da Juncker.
Sulla legge elettorale Renzi nell’E-News scrive:
“Modello legge elettorale dei sindaci: un vincitore – eventualmente con ballottaggio – che ha i numeri per governare. Se non governa è colpa sua, non ha alibi. L’Italicum va in questa direzione. È stato già approvato alla Camera. Sarà modificato dal Senato e diventerà legge definitivamente”.
Ma ci tiene a precisare che:
“Le riforme non sono il capriccio di un premier autoritario. Ma l’unica strada per far uscire l’Italia dalla conservazione, dalla palude, dalla stagnazione che prima di essere economica rischia di essere concettuale. Io non lo lascio il futuro ai rassegnati. Questa è la volta buona, costi quel che costi”.
L’ostruzionismo dei senatori e gli insulti non lo preoccupano:
“In queste ore i senatori che sostengono la riforma e che stanno subendo l’ostruzionismo di una piccola parte dei loro colleghi stanno dimostrando il senso delle istituzioni più straordinario che si possa chiedere. Approveremo la riforma in prima lettura, nonostante le urla e gli insulti di queste ore”.
E dall’Unione europea arrivano buone notizie, dice Renzi:
“Il messaggio di Juncker di più flessibilità e l’annuncio dei nuovi investimenti per 300 miliardi sono ottimi primi passi e una innegabile vittoria delle proposte italiane. Adesso vigileremo perché dalle parole si passi ai fatti”.