Matteo Renzi non giocherà Partita del Cuore: “Non si strumentalizzi beneficenza”

Matteo Renzi non giocherà Partita del Cuore: “Non si strumentalizzi beneficenza”

ROMA – Matteo Renzi non giocherà la Partita del Cuore: il premier taglia la testa al toro e rinuncia al match con i big del calcio in beneficienza per Emergency, per stroncare sul nascere le polemiche di chi lo accusava di violare così la par condicio. “Ho deciso di non giocare ma sono il presidente del Consiglio di un Paese che non merita polemiche così ridicole”, ha scritto su Facebook Renzi attaccando M5S che “non ha paura di me come calciatore ma di chi vuole cambiare l’Italia”.

Tutto perché la partita del cuore, come al solito, sarà trasmessa dalla Rai e si giocherà il 19 maggio, a sei giorni dalle elezioni e quindi in piena campagna elettorale per le Europee. Lo hanno notato per primi quelli del Movimento 5 Stelle, in particolare Roberto Fico, che oltre a essere M5s è anche presidente della Vigilanza Rai. Poi a seguire si sono sollevati anche altri esponenti di Forza Italia. Ma Renzi non ci sta a farsi strumentalizzare dai grillini e in lungo post su Facebook si sfoga così:

“Qualche giorno fa mi chiama Gino Strada e mi chiede di rilanciare l’attenzione dei media, di aiutare anche nel mio nuovo ruolo, per fare della partita un’occasione di sostegno per i progetti di Emergency. Lo faccio volentieri. E qui casca l’asino, anzi il grillo. Cinque stelle mi accusa di strumentalizzare il calcio in campagna elettorale, di volere la diretta tv per conquistare voti.

II miei amici si domandano con la consueta gentilezza se mi hanno mai visto giocare per pensare che un mio assist sposti voti. Ma il punto non è questo. Il punto è che grazie alla rabbia e alla paura dei grillini per la prima volta si sporca un evento come la partita del cuore che da anni unisce gli italiani. Strumentalizzare gli 80 euro, i segreti di stato, gli investimenti sulle scuole è ancora polemica politica. Strumentalizzare la beneficenza no”.

Lo stesso Gino Strada, fondatore di Emergency e promotore dell’iniziativa, nonché uno dei papabili alla Presidenza della Repubblica indicato proprio dai grillini in epoca di Quirinarie, non ha gradito gli attacchi di Beppe Grillo:

“A me interessa che l’evento si svolga e che si raccolgano fondi per curare le persone. Tutto il resto sinceramente mi interessa poco. Mi spiace però che le polemiche politiche sulla Partita del cuore rischino di sporcare un evento benefico, di solidarietà”.

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Daniela Lauria