
Matteo Renzi al Senato: "Mercato indecoroso di poltrone. Serve un governo più forte" (foto Ansa)
“Signor presidente, se lei parla di crisi incomprensibile, le spiego le ragioni che hanno portato la nostra esperienza al termine”, ha esordito il leader di Iv Matteo Renzi nel suo intervento al Senato.
“Non è il governo più bello del mondo – ha aggiunto – pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del ‘gli altri Paesi ci copiano’. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale perché lei non si è dimesso”.
“Mi sarei aspettato da lei un grande sogno per il futuro del Paese, un orizzonte, una visione. Lei ha avuto paura signor presidente di salire al Quirinale il giorno dopo le dimissioni delle ministre di Iv non perchè sia utile al Paese, ma perchè ha scelto un arrocco istituzionale”.
Matteo Renzi al Senato: “Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi”
“Siamo stati fin troppo pazienti. Sono mesi – ha aggiunto – che le chiediamo una svolta. La comunicazione per cui questo non è il momento per aprire una crisi è passata. Ma noi – conclude – pensiamo all’opposto che questo è un un momento opportuno, ora o mai più. Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi”.
“Ora o mai più si può fare una discussione: ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi. Oggi è l’ultima notte di Trump nella stanza di Lincoln, domani si apre una pagina nuova”.
“Qualche giorno fa Merkel e Macron hanno chiuso un accordo con le istituzioni europee insieme alla Cina e noi non siamo entrati nemmeno in partita – ha aggiunto – La Brexit ora gioca la sua sfida. Ora o mai più perché questo è l’anno del G20. Ora o mai più perché ora vanno rimandati i ragazzi a scuola, non con i soldi buttati via dei banchi a rotelle ma con i vaccini. Ora o mai più per l’economia: i ragazzi sono chiusi in casa e pagheranno i conti della crisi”. E poi ha proseguito l’intervento chiedendo: “Quale Next generation Eu se ai nostri figli lasciamo montagne di debito? Ora o mai più per il Mes. In tanti hanno chiesto di finanziare il piano per la ricerca. Saremo maledetti dai nostri figli se non investiamo sulla scuola e sulla sanità”.
Matteo Renzi a Conte: “Le è mancata la gavetta della politica”
“Chi perde oggi? Mi viene in mente quella pagina dei Malavoglia, quando lo zio Crocefisso riceve la notizia che qualcuno è morto in battaglia. Chi ha perso? E ognuno dice: ‘Io non ho perso’. Ma l’Italia sta perdendo la sua più grande occasione dopo il piano Marshall. presidente, faccia un passo in avanti, non trasformi in una mera distribuzione di incarichi”.
“Le è mancata la gavetta della politica – a detto il leader di Iv a Conte – e immagina che la politica sia solo l’arte del governo. ma questa arte non è solo distribuire una poltrona. Ha dato l’impressione di avere la preoccupazione di assegnare incarichi”.
“Lei è sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico agli Esteri e io le ho detto gentilmente di no. La politica non è solo distribuzione degli incarichi”.
Matteo Renzi a Conte: “Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni”
“Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini. Oggi so che è il punto di riferimento del progressismo e ne sono contento, ma ha firmato i decreti Salvini e quota 100”.
“Ora – prosegue – si accinge alla terza maggioranza diversa. ma ci risparmi di dire che l’agenda Biden è la sua agenda dopo aver detto che l’agenda di Trump era la sua sua agenda. Se va all’assemblea generale dell’Onu e rivendica il sovranismo, non può dirsi antisovranista – conclude – se va alla scuola di Siri e si dice populista, ora non può dirsi antipopulista. Non può cambiare le idee per mantenere la poltrona”.
“Quando si fa politica si può anche rinunciare a una poltrona non a un’idea, mi auguro che metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita un mercato indecoroso”.
