
ROMA – I soldi del Tfr “sono dei lavoratori” quindi “vorremmo inserirli direttamente in busta paga“. Lo ha detto Matteo Renzi.
Spiega Renzi: “come accade in tutto il mondo non può essere lo Stato a decidere per lui. Ecco perché mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del TFR andassero subito in busta paga. Questo si tradurrebbe in un raddoppio dell’operazione 80 euro“.
Renzi ha aggiunto che quando incontrerà  i sindacati e le parti sociali (il 7 ottobre, ndr) “verificheremo la fattibilità di una proposta sul TFR che viene incontro ai lavoratori senza gravare sulla situazione bancaria delle piccole e medie imprese”.
Prosegue Renzi:
“Il dibattito si è spostato sul TFR, la liquidazione. Sono soldi dei lavoratori, si dice. Che però vengono dati tutti insieme alla fine. La filosofia sembra essere protettiva: te li metto da parte, per evitare che tu li “bruci” tutti insieme. Uno Stato-Mamma, dunque – osserva Renzi – che sottilmente fa passare il messaggio di non fidarsi dei lavoratori-figli. Io la vedo diversamente: per me un cittadino è maturo e consapevole. E come accade in tutto il mondo non può essere lo Stato a decidere per lui.
Ecco perché mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del TFR andassero subito in busta paga mensilmente. Questo si tradurrebbe in un raddoppio dell’operazione 80 euro, più possibilità d’acquisto, un altro tassello verso il modello Italia: noi infatti abbiamo scelto di non ridurre i salari, come hanno fatto altri paesi, ma di fare le riforme per creare competitività . Questo dal punto di vista filosofico. Dal punto di vista pratico, invece, il problema è evitare di affossare la liquidità delle piccole medie imprese che potrebbero soffrire la necessità di pagare subito la mensilità in più”.
“In realtà , anche alla luce delle misure della BCE, il sistema ha notevoli riserve di liquidità . Per questo, quando martedì presenteremo alle parti sociali la proposta – riapriremo persino la sala verde di Palazzo Chigi, quella degli incontri coi sindacati, si vede che sto invecchiando:-) – verificheremo la fattibilità di una proposta sul TFR che viene incontro ai lavoratori senza gravare sulla situazione bancaria delle piccole e medie imprese”.