ROMA – ''Comprendo la contestazione all'Ance e in un certo senso me l'aspettavo, ma non sono una persona che si nasconde dietro le bugie. Per questo ho preferito fare fino in fondo il mio dovere dicendo come stanno realmente le cose: soldi non ce ne sono''. Cosi' il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli in un'intervista a Repubblica.
''Credo che queste persone non dovessero fischiare me, ma quelli che in altre occasioni sono andati da loro dicendo tutt'altro, rassicurando la platea'', dice Matteoli. Ai costruttori, sottolinea, ''vorrei spiegare che con il decreto che stiamo mettendo a punto rilanceremo alcune opere fondamentali per il Paese''. Le risorse finanziarie, ammette il ministro, ''non ci sono, ma puntiamo a defiscalizzare gli oneri a carico dei concessionari''.
Ad esempio la Orte-Mestre ''e' un'opera che costera' 9,4 miliardi di euro: 8 li mette il 'project financing', il resto verra' fuori grazie alla defiscalizzazione. Lo Stato non ci mettera' un solo euro''. Quanto al Ponte sullo Stretto, ''lo paga quasi tutto il mercato''. Sulla possibilita' usare diversamente i circa 8 miliardi necessari per il Ponte, ''se li avessi nella disponibilita' del ministero mi potrebbe anche venire il dubbio, ma purtroppo cosi' non e'''.
Nonostante la contestazione da parte dei costruttori, Matteoli dichiara di non voler rinunciare ai prossimi appuntamenti pubblici. ''I giovani imprenditori di Confindustria non mi hanno invitato, grazie a Dio, e quindi non ci andro'. A Genova invece, ci saro' come da programma''.