ROMA – Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato e comunicatore intenso, ha incrociato una serie di temi di grande interesse in una serie di interventi: le accuse di evasione fiscale a Apple, le linee guida per una nuova destra, la Rai, la vicenda di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, la vendita di Pirelli alla Cina.
Apple. L’inchiesta italiana su Apple deve far riflettere. Se il colosso di Cupertino è riuscito fino ad ora a vendere i suoi prodotti in Italia, ma a non pagare nel nostro paese le giuste tasse, è perché c’è un vuoto normativo che va colmato. Certo, agire in maniera decisa contro le multinazionali che violano le regole e godono in alcuni Paesi di regimi fiscali di favore è questione che deve riguardare l’Antitrust Ue, non solo l’Italia.
Ma è vergognoso che nel nostro Paese si sia finora permesso a Apple o Google di fare profitto infrangendo le norme e poi un commerciante è costretto a chiudere o a non avviare la sua attività perché nel mirino del fisco. È tempo di approvare la norma che impone a questi colossi che fatturano in Italia di pagare qui le tasse. Si lascia prosperare l’evasione dei colossi della rete, con una complicità sospetta. Mentre si aggredisce fiscalmente la casa o si spreme con azioni vessatorie anche una sperduta bottega di paese.
Lo Stato è in ginocchio davanti ai potentati. Stiamo analizzando anche la situazione di altri colossi. Sky annunciò la fusione delle società italiana, tedesca e inglese. Vedremo quali saranno gli effetti fiscali. Ci vengono segnalati fatti che stiamo facendo approfondire a tecnici esperti.
La nuova destra vince al centro. Fermo restando il giudizio critico su Nicolas Sarkozy di cui non dimentichiamo i sorrisini e il fallimento politico soprattutto per la vicenda libica, le elezioni locali francesi ci danno alcune indicazioni. Il successo delle diverse destre è dovuto in primo luogo alla totale incapacità dei socialisti al governo. Ump e Front National ottengono molti voti perché François Hollande si è rivelato inadeguato. Alle presidenziali la sinistra è destinata a una clamorosa sconfitta.
Marine Le Pen ottiene un cospicuo risultato ma non ha sfondato. L’Ump, invece, è arrivato con gli alleati al primo posto, perché rappresenta un centrodestra non estremista ma che ha saputo interpretare con rigore e determinazione i temi della sicurezza che oggi preoccupano i francesi e tutta la comunità internazionale. Dalla Francia, quindi, giunge una lezione anche per noi.
In Italia un centrodestra solido, deciso e non estremista può tornare a vincere se su famiglia, lotta al terrorismo, contrasto all’immigrazione parlerà un linguaggio chiaro e non sarà succube del politicamente corretto. Virus che talvolta continua a colpirlo.
Forza Italia dovrà interpretare con una linea di attacco politico questa esigenza, perché non saranno Renzi e il Pd a fornire le risposte sul piano economico dell’identità nazionale, della sicurezza che oggi la storia impone.
Rai. Ci sono alcuni portavoce di Matteo Renzi e dei vertici Rai che continuano a divulgare notizie ridicole in articoli che meritano il cestino. Intanto, si è preso atto che la legge Gasparri resterà in vigore e che sarà modificato solo un comma dell’art. 49 che disciplina la designazione dei vertici aziendali.
Alcuni continuano a dire che un Cda di sette membri anziché nove dovrebbe vederne quattro indicati dal governo. Evidentemente sono persone che a stento sanno scrivere, ma che sicuramente non sanno leggere. Le sentenze della Corte costituzionale sono chiarissime e insuperabili. Il ruolo del Parlamento deve essere prevalente. Il governo non può gestire a suo piacimento il servizio pubblico.
Lo stesso direttore generale-amministratore delegato non potrà essere una diretta ed esclusiva emanazione del governo, perché la gestione operativa dell’azienda dovrà comunque rispondere a un Cda prevalentemente designato dal Parlamento. Capisco che per alcuni leggere e capire le sentenze della Corte costituzionale è impegno faticoso. Ma troveranno chi gliele spiegherà. Per il resto, attendiamo che il governo assuma delle decisioni. Noi siamo pronti al confronto parlamentare”.
Vanessa Marzullo. Vanessa Marzullo dice a @repubblica che lei e l’altra rapita tornano in Siria. Insulto ai cittadini con i cui soldi fu pagato il riscatto.
Pirelli cinese. “I cinesi, con società pubbliche guidate da ex dirigenti del partito comunista, accumulano profitti grazie alla concorrenza sleale che fanno a tutto il mondo e poi si comprano le nostre aziende, pezzi d’Italia e del mondo. Questa è la morale della triste vicenda Pirelli. In Cina non esistono regole per il mondo del lavoro. Si inquina a più non posso, si produce senza alcuna norma a basso costo mettendo sul mercato merci di scarsa qualità ma a prezzi bassi. Tutto ciò, insieme anche alle delocalizzazioni di imprese occidentali in Cina, mette in ginocchio le aziende che invece continuano a produrre in Italia e in Europa.
C’è un’alterazione delle regole di mercato, siamo all’opposto della libera concorrenza. È una realtà inaccettabile.
Bisogna aprire una riflessione seria e iniziare a impedire l’accesso ai nostri mercati a chi si comporta da bandito. Sarà pur vero che la Cina è un mercato potenziale per i nostri prodotti, ma in realtà siamo noi che stiamo diventando una colonia della Cina. Reagiamo o saremo destinati a scomparire.