ROMA – Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri è stato assolto dall’accusa di peculato dal Tribunale di Roma. Il senatore era accusato di essersi appropriato illecitamente di 600 mila euro destinati all’allora gruppo Pdl. Secondo l’accusa Gasparri avrebbe utilizzato il denaro per una polizza a vita a lui intestata.
Gasparri era presente in aula al momento della lettura della sentenza e lasciando gli uffici di piazzale Clodio si è limitato a dire: “avrei molte cose da dire ma non lo farò ora”. Per i giudici il senatore è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, che aveva sollecitato una condanna a 2 anni e 8 mesi, Gasparri ha poi restituito in due tranche i soldi.
Nel capo di imputazione è detto che Gasparri, in qualità di presidente del gruppo parlamentare Pdl, avendo “la disponibilità di somme di denaro provenienti dal bilancio del Senato a titolo di contributo al funzionamento dell’ufficio di presidenza del suddetto gruppo parlamentare, si appropriava di 600 mila euro utilizzandoli per l’acquisto di una polizza intestata a lui personalmente, avente quale durata la sua intera vita e i cui beneficiari, in caso di morte”.
“Il processo ha avuto la sua conclusione naturale: l’insussistenza del fatto era nella cose e il dibattimento ha consentito una verifica puntuale ed ineludibile. La decisione del tribunale è stata consequenziale”. Lo afferma l’avvocato Giuseppe Valentino, difensore del senatore Gasparri.