Melandri si difende: “Maxxi? E’ figlio mio”. E si dimette dal Parlamento

Giovanna Melandri si è dimessa da parlamentare del Pd dopo le polemiche seguite all’incarico di presidente della Fondazione del Maxxi di Roma (Foto Lapresse)

ROMA – Giovanna Melandri si dimette da parlamentare. Ma non lascia l’incarico al Maxxi. Le dimissioni arrivano dopo le polemiche seguite alla decisione del ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, di nominare Melandri presidente della Fondazione del Maxxi, museo di Roma.

E’ stato l’ufficio stampa della stessa parlamentare del Pd a rendere noto le dimissioni con una nota: ”Giovanna Melandri ha comunicato all’Onorevole Dario Franceschini, capogruppo alla Camera del Partito Democratico, di aver avviato le procedure per le dimissioni da parlamentare”.

Melandri lascia il Parlamento ma non ci pensa proprio a rifiutare l’incarico al Maxxi: “‘Una spartizione?”, ha detto a Repubblica dopo le polemiche seguite alla nomina. “La decisione del ministro Ornaghi, che mi lusinga e mi onora, è la scelta di un tecnico nei confronti di un altro ‘tecnico’ perché quel museo l’ho istituito io quand’ero a capo del ministero dei Beni culturali. Ornaghi ha fatto una scelta istituzionale chiamando la ‘madre’ del Maxxi”.

Le polemiche? “Miserie”, secondo Melandri. E ancora: ”Ma quale paracadute Ornaghi mi ha chiesto di rilanciare e internazionalizzare il Maxxi che, ricordo, nasce con una mia scelta da ministro nel 1999”, ” non c’è nessuna logica spartitoria e il Pd non c’entra nulla”.

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Emiliano Condò