Meloni, nessuna “paranoia” sul governo tecnico, come aveva ipotizzato il Pd. E il premier ironizza: “Sinistra continui a fare la lista dei ministri”. Nessun timore, né dello spread né dei mercati, risponde ai cronisti Giorgia Meloni, dopo che il differenziale tra Bund e Btp ha toccato i 200 punti all’indomani della presentazione della Nadef o Nota di aggiornamento al DEF.
“Avete già fatto la lista dei ministri…”, questa la battuta con cui, da sola, introduce anche il tema del governo “tecnico” presentandosi in una pausa dei lavori del vertice dei Paesi Ue del Mediterraneo, dopo essersi confrontata per mezz’ora con Macron e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sul piano di azione lanciato a Lampedusa.
Le preoccupazioni per lo spread, che è stato ben più alto gli anni scorsi, “la vedo soprattutto nei desideri di chi come sempre immagina che un governo democraticamente eletto debba andare a casa”, ha detto Meloni. La speranza, dice sferzante, “è dei soliti noti”. Ma “la sinistra continui a fare la lista dei ministri del governo tecnico che noi intanto governiamo“.
“Invece di chiudersi nel bunker in preda alla paranoia da governo tecnico, Giorgia Meloni e i suoi fedelissimi farebbero meglio a impiegare il proprio tempo per la manovra di bilancio. Se il buon giorno si vede dal mattino (la Nadef), le prospettive sono decisamente sconfortanti: l’economia si è fermata e la destra non ha la più pallida idea di come rilanciarla”. Lo aveva scritto in un tweet il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.Â