Meloni: "Non vaccino mia figlia, morire di Covid per i giovani? Stesse possibilità di venire uccisi da un fulmine" (foto Ansa)
“Non vaccino mia figlia” contro il covid “perché il vaccino non è una religione, ma una medicina, quindi valuto i rapporto rischi-beneficio”. A dirlo è Giorgia Meloni, intervistata da Massimo Giannini su lastampa.it.
“Le possibilità che un ragazzo muoia di covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine“, assicura Meloni. Il riferimento è alle statistiche per il giovani fino ai 20 anni. “Questo – spiega – è un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023″.
Meloni non vede “dei grandissimi risultati dall’azione del Governo. Tutto il mondo sta uscendo dalla pandemia. L’Italia ò il Paese con i provvedimenti più aggressivi e, al contempo, è tra le nazioni con il più alto tasso di contagio e con la maggiore letalità”, continua la leader di Fratelli d’Italia.
La leader della destra sovranista parla anche di rimpasto di Governo. Ed è una nuova occasione per criticare l’azione del Governo sulla gestione del Covid. Tra i ministri che lei manderebbe via c’è infatti anche Speranza. Ecco cosa dice: “Rimpasto? Io prima di rimuovere Cingolani un pensierino su Speranza e Lamorgese lo farei, questo lo direi a Draghi. Sono due ministri totalmente fallimentari”.
Poi si parla della crisi del centrodestra: “Il centrodestra peggio del centrosinistra? Benissimo non sta messo nessuno, ma io sono fiduciosa che una proposta di centrodestra vinca le prossime elezioni politiche, per questo lavoro” aggiunge Meloni. “Mi candido a guidarlo? Sì, ma questo dipende dagli italiani. Non abbiamo incontri previsti con Matteo Salvini” aggiunge ricordando che non sente il leader della Lega “da prima che votasse Mattarella” al Quirinale.