ROMA – Il gruppo parlamentare Forza del Sud (quello fondato dall’ex Mpa “tornato all’ovile” Gianfranco Miccichè) potrebbe lasciare il Pdl a breve: se la “scissione dei siciliani” dovesse effettivamente verificarsi, la maggioranza rischierebbe nuovamente di scricchiolare alla Camera dei Deputati.
Il gruppo può attualmente contare su deputati e 7 senatori: se dovessero abbandonare gli scranni della maggioranza, creando strutture autonome o confluendo nei gruppi misti, gli uomini del sottosegretario Micchichè farebbero tornare il centrodestra alla “quota limite” per avere la maggioranza, almeno a Montecitorio.
La direzione di Forza del Sud si è riunita la sera del 7 giugno in un albergo di Roma. I parlamentari avrebbero sollecitato Miccichè a chiedere un incontro urgente con il premier Silvio Berlusconi per un chiarimento nella maggioranza.
In particolare, scrive l’Ansa, alla luce dei risultati elettorali negativi delle recenti amministrative, in molti dirigenti sarebbe maturata la convinzione che il gruppo “debba staccarsi dai gruppi parlamentari del Pdl per rimarcare la propria identità”.
“Siamo un partito completamente diverso – avrebbero affermato gli esponenti di Forza del Sud – e abbiamo obiettivi differenti, noi guardiamo ai territori”.