ROMA – Una dimenticanza lunga un anno ha scatenato la querelle tra il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio, e il ministro del Turismo Michela Brambilla. La prima presiede l’associazione che rappresenta gli agriturismi in Italia, una fetta davvero consistente del mercato italiano, apprezzata dagli stranieri insieme a bed&breakfast  e campeggi. Peccato che tutto questo settore, ecologista e low cost, sia totalmente assente nel sito internet del ministero, Italia.it, quello che dovrebbe rilanciare le sorti del nostro turismo.
Una negligenza della Brambilla? Può darsi, si è detta Vittoria Brancaccio negli ultimi 12 mesi. Già , perché lei, con solleciti informali e gentili, ha chiesto più volte al ministro di correggere il sito. Niente da fare. E ora è decisa a fare sul serio: ha inviato una lettera formale al ministero sotto forma di raccomandata con ricevuta di ritorno. Come dire che al Turismo ora non possono più ostentare indifferenza.
Senza contare che il sito della Brambilla propone esclusivamente il turismo old style, quindi grandi città d’arte e alberghi. Un gran favore alla Federalberghi, presieduta da Bernabò Bocca, grande sostenitore (scive il Fatto Quotidiano) della Brambilla.
La polemica si aggiunge a un anno nero per il turismo: secondo l’Osservatorio nazionale per il turismo le presenze nel 2010 sono calate del 14,5% rispetto a un già disastroso 2009. In Germania per esempio, il settore è cresciuto invece, e del 12 per cento, niente male per un Paese che non può certo vantare l’offerta culturale e artistica dell’Italia.