
BARI – “Vietato mangiare pesce crudo”. Almeno senza “coltello e forchetta”. E soprattutto “vietato fare rumori molesti mentre si mangia”. Firmato il sindaco Michele Emiliano.
Ha fatto sussultare molti baresi la finta ordinanza pubblicata su Facebook dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, con cui il primo cittadino fa “divieto assoluto di consumare in pubblico e in privato pesce e frutti di mare crudi senza l’utilizzo degli idonei strumenti quali forchetta, coltello e cucchiaio; e il divieto assoluto di produrre rumori molesti all’atto del consumo degli stessi prodotti ittici”.
La norma, che in realtà si è rivelata un ‘pesce d’aprile’, ha suscitato lo stupore di molti che si domandavano come si potesse pensare a un simile divieto, quando “ci sono molto problemi più seri”. Nell’ordinanza, Emiliano spiega che, considerato che Bari “è nota per essere capitale del consumo di pesce e frutti di mare”, e “che il consumo di tali prodotti avviene senza previa cottura e con il contatto diretto mani-bocca provocando rumori molesti, il sindaco deve evitare comportamenti “insicuri e rischiosi per la salute”, preso atto che “sussiste un oggettivo pericolo per la privata e pubblica incolumità”.
Si “è trattato – spiega all’ANSA Emiliano – di un pesce d’aprile identitario, messo al servizio del ‘sushi alla barese”. Anche se, precisa il sindaco,
“credo che siano stati i giapponesi a copiare i baresi: noi abbiamo cominciato molto prima a mangiare il pesce crudo. Tuttavia, adesso spero di non creare un incidente diplomatico con l’ambasciata giapponese”.
E’ “ovvio – aggiunge – che il pesce crudo alla barese è più buono del sushi e va mangiato rigorosamente con le mani, altrimenti si perde tutto il gusto”. “Imporre di mangiarlo con forchetta e cucchiaio – ha concluso – sarebbe come chiedere di mangiare le escargot fracassando il guscio”. .