ROMA – L’emergenza profughi costa agli italiani più di calamità come terremoti e alluvioni. Lo “straordinario” flusso di migranti è costato alle casse statali 3,3 miliardi, di cui 3 miliardi di spesa corrente. E lo dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nel Piano Programmatico di Bilancio per il 2016, che l’Italia ha inviato all’Unione Europea come “allegato” della Legge di Stabilità.
Gian Maria De Francesco sul Giornale spiega che
La quota più rilevante di spesa, il 50%, riguarda la ricezione e i centri di accoglienza, mentre il 25-30% il salvataggio in mare. Insomma, qualora la Commissione europea non l’avesse compreso bene, Padoan l’ha ripetuto chiaro e forte: la clausola che sblocca uno 0,2% di deficit in più (circa 3,4 miliardi) è necessaria per fare fronte allo sforzo già sostenuto, che oggi impedisce di mantenere la promessa di alleggerire dal 27,5% al 24 l’aliquota Ires sulle imprese. I 135mila migranti sbarcati a oggi, che si aggiungono ai circa 75mila rifugiati già ospitati da inizio anno, sono quindi costati mediamente 16.500 euro ciascuno.
De Francesco ricorda che per le calamità naturali che causano morti e milioni di danni all’Italia il governo ha stanziato meno soldi:
Funziona allo stesso modo gli eventi catastrofali tipo terremoti e alluvioni? No. Il governo Renzi ha unificato tutte le voci nel «Fondo emergenze nazionali» che per il 2015 ha una dotazione di 1,5 miliardi di euro. In realtà, sia detto senza polemica, questi stanziamenti sono più virtuali che reali in quanto accorpano i mutui contratti per sostenere la ricostruzione in Abruzzo, in Emilia Romagna o addirittura per eventi di 20-30 anni fa. Quando si verificano fatti straordinari come quelli accaduti di recente in Sardegna o nel Sannio con un decreto ad hoc si stanzia qualche decina piuttosto che un centinaio di milioni rinviando altri interventi alla rimodulazione dei fondi europei. Non a caso ieri #italiasicura , la struttura del governo per prevenire il dissesto, ha ribadito che gli stanziamenti ammontano a circa 5 miliardi di euro. Ma, come detto, sono tutti fondi europei che presumono una compartecipazione dell’Italia con apposita delibera del Cipe. Cioè, campa cavallo…
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri commenta allarmato questi numeri e chiede lumi al governo, specie in un periodo di tagli che ha colpito duramente anche le forze dell’ordine: “Hanno speso 3 miliardi e 300 milioni di euro solo nel 2015 per accogliere clandestini in Italia e finanziare l’auto invasione del nostro Paese. Avevano detto che non c’era stato un aumento degli ingressi eppure la spesa è triplicata. Bisognerebbe prendere un questionario e accanto ai nomi di Renzi e del direttore generale dell’immigrazione, Morcone, mettere due caselle ciascuna con scritto: hanno mentito o sono incapaci? Adesso, sperando di ingannare l’Europa, chiedono uno sconto alla legge di stabilità di 3 miliardi. Noi proponiamo di non spendere più un euro per i clandestini e di destinare cifre analoghe per le forze di polizia, per il rinnovo del contratto, per la specificità. Ma sappiamo già che per Renzi e il Pd un clandestino che vivrà nell’illegalità vale di più di un uomo o una donna in divisa a tutela dell’ordine pubblico e della nostra sicurezza”.