Milano, Berlusconi si dimette da consigliere per evitare Pisapia

MILANO – Che onta sarebbe sedersi in Consiglio Comunale con Giuliano Pisapia sindaco. E proprio per evitare questa scena Silvio Berlusconi sarebbe molto vicino alle dimissioni dalla carica di consigliere comunale a Milano, ancor prima della convocazione della nuova assemblea degli eletti di Palazzo Marino. L'indiscrezione circola con insistenza in viale Monza, sede milanese del PdL, e trova conferme in numerosi dirigenti del partito.

Optando per le dimissioni immediate, il premier si risparmierebbe il compito di presiedere la prima seduta del consiglio alla presenza del neosindaco Pisapia. Da regolamento, infatti, questa incombenza spetta al ''consigliere anziano'' vale a dire a quello che ha ottenuto il maggior numero di presenze personali.

Con le dimissioni del premier il ruolo di presidente del consiglio comunale pro tempore sarà affidato al democratico Stefano Boeri, il secondo tra i più votato alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio scorsi.

Non solo, perché per le stesse motivazioni di Berlusconi anche Letizia Moratti sarebbe pronta all'addio a palazzo Marino. Questo si dice nel Pdl milanese anche se al momento nessuno può pronosticare se la rinuncia avverrà prima della prima seduta del consiglio. Né Berlusconi né Moratti sono comunque costretti a lasciare l'incarico di consigliere comunale per incompatibilità con i ruoli rispettivamente di capo del governo e di commissario straordinario dell'Expo. Con il loro addio a Palazzo Marino, entreranno in consiglio i primi due non eletti della lista del Pdl: Armando Vagliati e Fabrizio De Pasquale.

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Elisa D'Alto