I centri sociali di Milano, riuniti nel movimento “Milano antifascista e antirazzista”, rivendicano il merito dell’annullamento del corteo nazionale di Forza Nuova contro le banche che si sarebbe dovuto svolgere sabato nel capoluogo lombardo. Gli esponenti dell’associazione non revocheranno il presidio di sabato in piazza XXIV Maggio perché «il nostro antifascismo non nasce e non si ferma nella contrapposizione a questi rigurgiti del Ventennio». A preoccupare l’area antagonista è la possibilità che i militanti di destra non si fermino al divieto espresso dalla Questura e decidano comunque di sfilare.
In piazza Fontana, i centri sociali hanno presentato un dossier su «alcune delle aggressioni eseguite negli ultimi due anni ad opera di militanti e simpatizzanti di Forza Nuova e dell’estrema destra». Una carrellata che, dopo la copertina con la foto della strage di 41 anni fa con la scritta ‘Ecco come si occupano delle banche i fascisti’, prosegue con una ‘inchiesta’ su tutti i partiti e movimenti europei invitati da Forza Nuova per il corteo annullato: dagli ungheresi di Jobbik ai greci di KrisiAugi, dagli spagnoli della Falange alla Npd tedesca, fino all’Fpo austriaca e ai francesi del Front National.