ROMA – I lavoratori precoci potranno andare in pensione indipendentemente dall'eta' anagrafica senza avere penalizzazioni. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto Milleproroghe, presentato alle commissioni Bilancio e affari costituzionali della Camera.
Il testo prevede che le penalita' non sono applicate se l'anzianita' contributiva derivi da prestazione effettiva di lavoro, includendo solo i periodi di astensione obbligatoria (maternita' e militare). Una situazione questa tipica di chi comincia a lavorare molto presto (16-18 anni), specie nel mondo del lavoro manuale. I benefici non scattano invece se nell'anzianita' contributiva sono computati gli anni riscattati della laurea.
