Anche quest’anno niente ”bonus maturità” per gli studenti che intendono iscriversi ai corsi di laurea a numero programmato. Nel cosiddetto decreto Milleproroghe, che ha avuto il via libera il 22 dicembre dal consiglio dei ministri, è stato infatti stabilito il rinvio della valutazione del curriculum scolastico e del voto dell’esame di maturità ai fini dell’accesso alle facoltà a numero chiuso.
All’origine del rinvio gli ostacoli che ancora sussistono per l’omogeneizzazione dei valori sebbene la definizione dei criteri – spiegano fonti ministeriali – sia a ottimo punto.
Questa sorte di ”dote” per gli studenti che intendono proseguire gli studi era stata introdotta dal precedente Governo, quando titolare del dicastero dell’Istruzione era Giuseppe Fioroni. Su un totale di 100 punti la quota del ”bonus maturità” era stata inizialmente stabilita in 25 punti, ridotti poi a 10 dal ministro Gelmini.
Il decreto varato il 22 dicembre dal consiglio dei ministri prevede anche la proroga del Cnp (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) del Cnam, l’organo consultivo dell’Afam (Alta formazione artistica e musicale) e del commissario straordinario dell’Ansas (l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica).
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