ROMA – Correva per il governo: il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla non dovrà pagare la multa per aver superato con l’auto blu il limite di 50 chilometri orari e per aver ignorato il cartello dello stop all’incrocio. Il ricorso del ministro, scrive il Corriere della Sera, è stato accolto, e la Prefettura di Lecco ha annullato la sanzione. “Le violazioni furono commesse per motivi di servizio connessi all’attività di governo” è la motivazione dell’annullamento.
I fatti risalgono alla fine ottobre del 2010, quando l’Audi A8 con a bordo il ministro del Turismo correva oltre i limiti da Calolziocorte, dove vive la Brambilla, verso Linate, superando una fila di automobili e camion. Non solo: arrivata alla rotatoria l’Audi non si fermò per dare la precedenza.
Una vigilessa in servizio a Calco vide le infrazioni, commesse sì da un’auto blu con il lampeggiante acceso, ma senza sirena in funzione, di modo che il guidatore avrebbe dovuto rispettare il codice della strada come tutti gli altri cittadini.
La vigilessa staccò una multa da 200 euro, che fu notificata alla società di leasing di Roma intestataria dell’auto, che a sua volta l’ha inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La multa è arrivata nuovamente a Lecco, al Prefetto, insieme al ricordo. Il prefetto l’ha annullata. Ma Brambilla dovrà pagare comunque 200 euro.