ROMA – EntrerĂ in vigore il 3 agosto prossimo la legge n.112 del 12 luglio 2011 che istituisce l’AutoritĂ garante per l’infanzia e l’adolescenza e quella per i diritti umani. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 luglio 2011. Il disegno di legge era stato approvato dal Senato in via definitiva il 22 giugno 2011 mentre aveva ottenuto il via libera dalla Camera il 16 marzo 2011.
La notizia è stata riporta da Libero ma la domanda che sorge è: c’era davvero bisogno di un nuovo ente? Non bastano le forze dell’ordine e gli assistenti sociali per garantire sicurezza e tutela ai minori, agli adolescenti? In effetti un’ombra di scetticismo sulla figura del nuovo Garante per i minori c’è e prende sempre piĂ¹ piede l’idea che possa divenire un ente inutile, anzi, un carrozzone carico di sprechi, visto che la cifra da spendere è intorno ai 3 milioni di euro, in un periodo dove non si parla altro che di tagli.
Ad ogni modo, per Giovanni DAgata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale Tutela del Consumatore di Italia dei Valori e fondatore dello Sportello dei Diritti nascerĂ così un nuovo strumento per tutela dei piĂ¹ piccoli, che avrĂ il compito di monitorare e garantire il rispetto delle norme per i diritti di bambini e adolescenti. Le prioritĂ sono salute e istruzione, lotta a oltranza alla pedofilia.
SarĂ un organo monocratico, con poteri autonomi di organizzazione, indipendenza amministrativa e senza vincoli di subordinazione gerarchica. Il titolare è nominato d’intesa con i presidenti della Camera e del Senato, dura in carica quattro anni e il suo mandato è rinnovabile una sola volta.
Al Garante sono assegnate una serie di funzioni di promozione, collaborazione, garanzia, oltre a competenze consultive. PotrĂ anche esprimere pareri sui disegni di legge e sugli atti normativi del Governo in tema di tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, promuovere sinergie con la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Ogni anno, entro il 30 aprile, dovrĂ inoltre riferire alle Camere attraverso una relazione sull’attivitĂ svolta nell’anno precedente. L’AutoritĂ garante promuoverĂ , inoltre, a livello nazionale, studi e ricerche sull’attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, avvalendosi dei dati e delle informazioni dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia.
