Dopo la fiducia Moffa e ‘Miss Cepu’ Polidori lasciano il gruppo Fli e passano al misto

Silvano Moffa

Una permanenza tormentata tra i finiani quella dei due deputati più contestati di Fli: alla fine, come prevedibile,  Silvano Moffa e Catia Polidori lasciano il gruppo parlamentare di Fli alla Camera per aderire al Gruppo misto.

Silvano Moffa è una delle “colombe” che avevano inviato a Fini e Berlusconi una lettera per evitare il voto di fiducia, uno dei moderati, insomma, nei quali Berlusconi riponeva maggior fiducia. E a ragione, alla fine Moffa si è astenuto e non ha votato la fiducia alla Camera. Catia Polidori invece ha votato la fiducia, creando una notevole maretta dentro Fli.

Catia Polidori

La Polidori è stata ribattezzata “Miss Cepu”, visto che il suo cognome è lo stesso dei fondatori del centro studi. “E’ solo un caso di omonimia locale. Si chiamano anche loro Polidori e sono i miei vicini di casa. Gli voglio molto bene, ma non siamo parenti. Nei piccoli paesi ci sono sempre tante famiglie che hanno lo stesso cognome, ma non hanno legami tra loro”, si difende lei.

Ma la parentela è stata svelata già mesi fa, in tempi non sospetti: la Polidori sarebbe la cugina di Francesco Polidori, grande “sponsor” di Berlusconi. Ecco cosa scriveva ad agosto scorso il Corriere della Sera: “Abitano uno vicino all’ altro a Fraccano, paesino di soli 32 abitanti, poco sopra Città di Castello. Tutte le domeniche, messa fianco a fianco, alle undici”.

Negli anni i cugini hanno preso strade professionali diverse, Catia entra nell’azienda di famiglia, ramo costruzioni, lavorazioni di lamiere e ceramiche. Diventa presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confapi e viene notata da Fini.

Fino a ieri, ovviamente, quando ha girato le spalle a Fli per votare Berlusconi. Ecco come Luca Barbareschi, uno dei fedelissimi di Fini, dà una sua interpretazione dell’accaduto: “Persone come la Polidori è meglio perderle per strada. Ieri aveva confermato il no alla fiducia e poi stamattina (14 dicembre, giorno del voto di fiducia, ndr) ha detto che aveva problemi con il Cepu. Ma vi rendete conto che cosa sta succedendo? Siamo alla corruzione di Pubblico Ufficiale”.

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Elisa D'Alto