A sua volta però il Giornale ribadisce la propria versione, che corrobora mettendo on line la registrazione dell’intervista.
Il testimone, Giorgio Mereto, ha parlato all’agenzia di stampa Agi e ha detto: “Quanto riportato dal giornalista ed in particolare le dichiarazioni attribuitemi in virgolettato non corrispondono a quanto da me dichiarato alla presenza di testimoni – spiega Mereto all’Agi – Ho dato mandato ai legali di fiducia di intraprendere ogni azione a tutela della mia immagine”.
Mereto spiega che l’intervista a Guido Mattioni, inviato del quotidiano, ha avuto luogo ieri pomeriggio “nel mio ufficio, a porta aperta quindi con altri colleghi che ascoltavano tranquillamente facendo il loro lavoro”. Il “testimone” riporta integralmente il testo delle domande e delle risposte. Mereto ricorda che alla prima domanda – ‘mai visti gli inquilini dell’appartamento in questione?’ – di aver risposto ”no, anche perche’ dove sono io non posso vedere nulla ed ho invitato il signor Mattioni a sedersi al mio posto per controllare: da me posso vedere solo la parete dell’albergo ed un mio collaboratore”. Alla domanda se fossero stati fatti dei lavori nell’appartamento e quanto fossero durati la risposta è stata affermativa: ”Saranno durati qualche mese, il tempo di ristrutturare un’appartamento; non so quanto esattamente ci voglia e che lavori abbiano fatto. D’altronde – prosegue nel racconto Mereto – l’appartamento era in condizioni pietose, di abbandono da circa dieci anni”.
Soffermandosi su alcuni dettagli, dall’edera infestante agli scarafaggi e alle formiche, l’ingegnere ha provato a dare una stima sul valore degli immobili della zona: ”Credo sui ventimila/trentamila euro (al metro quadro, ndr)”, e’ stata la risposta al giornalista che e’ stato poi invitato a recarsi alle agenzie immobiliari per verificare effettivamente il mercato di Monaco ‘drogato’, come ha riferito, dall’arrivo dei russi ”che comprano a qualsiasi prezzo”. Quando l’inviato del Giornale gli ha chiesto direttamente se conoscesse Fini o la Tulliani o il fratello, Mereto ha replicato: ”No, l’unica cosa che ricordo e’ che una volta degli inquilini dello stabile sono venuti a suonare il citofono euforicamente dicendo che c’era Fini sulle scale. Anch’io sono uscito a vedere, ho visto parecchia gente che guardava da tutte le parti, donne e uomini, di cui mi ricordo una bella donna bionda. Magari c’era anche Fini” ma ”ho richiuso la porta e son tornato al mio lavoro”.
Il giornalista, riferisce sempre Mereto, gli ha chiesto quando questo fosse accaduto: ”Penso fosse verso Natale. Solo circa dieci giorni fa, tornando dalla pausa pranzo nell’atrio c’erano dei poliziotti monegaschi che mi hanno chiesto cosa facevo ed ho risposto che andavo a lavorare. In quel mentre uscivano delle persone dall’appartamento di cui si parla e ho visto una ragazza giovane con i capelli lunghi e biondi. La Tulliani? Non lo so, non conosco la persona, pero’ da quanto pubblicato sui giornali questa era decisamente più giovane e non aveva i capelli mossi come dalle fotografie da voi stampate”.
Non si è fatta attendere la replica del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. “Il Giornale conferma parola per parola quanto attribuito tra virgolette all’ingegner Giorgio Mereto – si legge in una nota – la conversazione è stata registrata e siamo pronti a metterla a disposizione dei legali dello stesso Mereto e dell’autorità giudiziaria”. E infatti passa nemmeno un’ora e verso le 22 “Il Giornale” apre la sua edizione on line proprio con l’audio di quella intervista, che potete ascoltare qui.
A questo punto è d’obbligo fare un passo indietro e capire bene cosa è successo nell’ennesima giornata di botta e risposta tra Feltri e Fini.
Il quotidiano diretto da Vittorio Feltri nella sua edizione di mercoledì 18 agosto titola in prima pagina “Altro testimone: Fini in quella casa”. Il testimone è Giorgio Mereto, ingegnere che vive proprio nel palazzo della discordia e risiede a Montecarlo da un quarto di secolo e che racconta che Fini arrivò a Monaco a Natale, con tanto di scorta e confusione annessa. Dichiarazioni poi smentite dal diretto interessato.
Passano una manciata di ore e il portavoce del presidente della Camera smentisce seccamente con un comunicato. ”Un semplice accertamento presso le autorità monegasche e italiane che registrano i movimenti delle scorte sarebbe sufficiente a dimostrare che la trasferta a Montecarlo del presidente Fini è frutto unicamente della fervida fantasia del signor Mereto” spiega il portavoce che poi denuncia come ”la violenta campagna diffamatoria lanciata da ‘Il Giornale’ si arricchisce oggi di nuove, presunte rivelazioni da parte di un ennesimo testimone chiave: il signor Giorgio Mereto”.
Quindi il portavoce contrattacca: “Dal momento che verificare la falsità di certe dichiarazioni è così facile anche per chi non è un giornalista, c’è da chiedersi per quale ragione chi ha il dovere di riscontrare la veridicità di una notizia prima di pubblicarla trascuri sistematicamente di farlo. Viene quasi il dubbio che vi sia, a monte, la volontà di immettere nel circuito mediatico illazioni, sospetti e accuse anche quando si ha la consapevolezza che basterebbe un controllo di routine a dimostrarne l’infondatezza”. “In simili circostanze – sostiene il Portavoce del Presidente Fini – quando cioe’ l’informazione viene degradata a licenza di diffondere plateali falsita’ e pettegolezzi per offendere un avversario politico anche sul piano personale e familiare, significa che l’inchiesta giornalistica ha smesso da tempo di essere tale ed è degenerata in volgare telenovela”.
”In questo contesto, il presidente Fini non intende contribuire a scriverne le nuove puntate offrendo quotidiane smentite. Una puntuale e dettagliata ricostruzione dei fatti – conclude la nota – sarà invece offerta nelle sedi competenti (consiglio dell’ordine e tribunali), dove sarà il dottor Vittorio Feltri, direttore de ”Il Giornale”, a dover fornire tutte le spiegazioni del caso.”
In silenzio, in tutta la vicenda, rimane solo la famiglia Tulliani, Giancarlo ed Elisabetta in testa. Lei è in vacanza ad Ansedonia, insieme ai genitori e allo stesso Fini. Sulla casa, da tutti, bocche cucite. Trapela, in via del tutto ufficiosa, solo una prima spiegazione. La riporta il Corriere della Sera secondo cui Giancarlo Tulliani, a parenti ed amici, avrebbe spiegato che l’affitto di Montecarlo sarebbe una sorta di “pagamento” per l’intermediazione svolta per la vendita dell’immobile monegasco. Prima di diffondere ufficialmente la notizia i Tulliani aspettano anche per vedere cosa altro ha in serbo per loro il Giornale di Feltri. Naturalmente senza che Feltri venga sbugiardato da un altro testimone.