ROMA, 8 GIU – Mario Monti accelera non solo sul fronte interno, come dimostrano le mosse su giustizia e Rai, ma anche sul versante europeo: il presidente del Consiglio chiede infatti che il vertice europeo di giugno chiuda un accordo su un ‘pacchetto crescita’ che limiti il rischio di contagio della crisi nell’Eurozona. Secondo il Professore infatti, la ripresa economica e’ l’unica arma veramente efficace contro la speculazione che fa restare alto lo spread in paesi come l’Italia che pur avendo fatto le riforme chieste dalle organizzazioni internazionali continua a registrare un differenziale con i Bund tedeschi troppo alto.
La platea a cui Monti si rivolge non e’ comune: impossibilitato a recarsi a Venezia, si collega al telefono da Palazzo Chigi con il workshop del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti di cui e’ copresidente Sergio Marchionne. Il messaggio che il premier italiano riserva al parterre de rois e’ molto chiaro ed ha un unico interlocutore: la Germania di Angela Merkel. A causa di un problema tecnico, gran parte del suo intervento si sente a stento tanto che ad un certo punto l’Ad di Fiat si lascia scappare un ”non ho capito nulla”. Le parole in inglese del professore, infatti, arrivano a singhiozzo. La linea viene ripristinata solo alla fine dopo che per lunghi minuti nessuno ha avuto il coraggio di interromperlo. Ma il suo messaggio risulta comunque molto chiaro: ”Certamente c’e’ un rischio permanente di contagio”, premette il presidente del Consiglio, citando come possibile focolaio la Grecia ma anche, piu’ genericamente, ”altri paesi”.
Sulla Spagna si limita a dire di essere certo che il governo fara’ tutto cio’ che e’ necessario per mettere in sicurezza le banche iberiche. Ma il fulcro del suo intervento e’ per dire che senza la crescita non si va da nessuna parte. Certo, spiega, i firewall se necessari saranno ”efficaci”, ma lo spread resta alto perche’ i mercati non vedono prospettive di crescita. Cio’ ha un impatto soprattutto su paesi come l’Italia che hanno fatto le riforme e messo in equilibrio i conti pubblici ma che continuano a vedere lo spread ad un livello troppo alto. Ecco perche’, rimarca il premier, un modo per ”ridurre il contagio” e’ quello di lavorare in fretta su un pacchetto crescita che deve essere chiuso entro e non oltre il vertice europeo di giugno. Poco dopo, in conferenza stampa a palazzo Chigi, il Professore si concede una battuta sui poteri forti: ”Non so chi siano, ne ho conosciuti molti nel mondo, meno in Italia”. La sfida, in Italia e in Europa e’ lanciata.