Monti “rivoluzionario”, ma non sui gay: “No alle nozze, famiglia è uomo e donna”

Mario Monti (foto Ansa)

ROMA – Il no di Mario Monti alle nozze gay arriva in modo chiaro e arriva proprio nel giorno in cui Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it, rinuncia alla sua candidatura.

”Il mio pensiero – spiega il professore durante lo Spoglio condotto da Ilaria D’Amico su Sky Tg 24 – è che la famiglia sia costituita da un uomo e da una donna, fondata sul matrimonio. I figli vanno cresciuti da un padre e da una madre. Il Parlamento può trovare altre forme per tutelare forme di convivenze”.

”Nel nostro movimento politico – ha concluso – ci sono idee pluralistiche su questo tema cosi’ come nella societa’ e negli altri partiti”.

Monti, però, rifiuta l’etichetta di “democristiano” e a Ilaria D’Amico spiega: “Non sono democristiano”, ma mi ritengo un ”rivoluzionario”.

Berlusconi: “L’ho votato, mi sono illuso”. Lo aveva già fatto capire qualche giorno fa. E ora lo conferma. Nel 1994 Mario Monti fu “illuso” da Silvio Berlusconi, illuso al punto da credere nel “miracolo italiano” e di votarlo. Intervistato da Ilaria D’Amico nella trasmissione “Lo spoglio”, Monti conferma: ”Il voto è segreto… ma nel ’94 l’ho votato”.

Quindi subito la precisazione:  “Solo allora però perché credevo potesse portare avanti una rivoluzione liberale che poi non c’è stata”.

A Berlusconi Monti risponde con un laconico “escludo che gli italiani siano matti” e quindi ricorda le parole di ottobre, quando il Cavaliere dichiarò: “Siamo usciti con la scelta responsabile di affrontare la guida del governo al senatore e tecnico Monti”. “Ecco – ha sottolineato poi il premier – preferisco ricordare questa dichiarazione circostanziata e meno televisiva di Berlusconi”.

Ma la bordata a Berlusconi arriva in tema di politica estera, un campo in cui da sempre l’ex premier rivendica grandi risultati. La versione di Monti è diversa: “Ho partecipato a molte missioni all’estero – ha spiegato il presidente del Consiglio – e devo dire che abbiamo trovato conferma del grande valore del brand Italia. Tuttavia – ha aggiunto punzecchiando il Cavaliere – spesso ci è stato detto ‘sono sette anni che non si vedeva un presidente del Consiglio ma neanche un ministro italiano’. “Oppure ci dicono: ‘Non siamo riusciti perché due anni fa la bilaterale è stata annullata all’ultimo minuto. La credibilità di un governo aiuta ad aprire la porta alle esportazioni, ma la credibilità non basta: serve attenzione ai singoli mercati esteri, alle singole imprese e alle singole autorità estere per portare questi Paesi ad investire in Italia”.

“Io – ha quindi spiegato Monti a Ilaria D’Amico – ho sempre pensato che semmai fossi entrato in politica o in un’esperienza di governo lo avrei fatto per unire gli italiano non per dividerli. E quando l’ho fatto, ho accettato quando mi è stato chiesto di guidare una coalizione di emergenza”.

Quindi Monti parla anche di Pd e delle differenze con il suo progetto e torna a parlare di forze “conservatrici” nella sinistra.. Secondo il presidente “la sinistra ha fatto grandi passi avanti verso l’accettazione dell’economia di mercato, ma quando fa riforme verso l’apertura della concorrenza va un pochino contro la sua cultura storica” e infatti ”e’ associata oggi a forze di estrema sinistra che sono a mio avviso conservatrici”.

”La nostra vocazione – precisa invece Monti – è quella di un’impostazione che cerca di unire chi vuole fare riforme indipendentemente da dove siede nell’emiciclo”. Secondo il professore  anche se un partito può avere decenni di storia alle spalle e che ”noi siamo nati adesso, saremmo molto,molto attenti prima di considerare eventuali coalizioni”.

Published by
Emiliano Condò