NAPOLI – Chi ha assistito al passaggio di consegne tra il sindaco uscente di Napoli Rosa Russo Iervolino e il suo successore a Palazzo San Giacomo, Luigi De Magistris, avvenuto al riparo da occhi indiscreti con un colloquio di mezz'ora nella stanza del sindaco, descrive l'ex ministro dell' Interno di buon umore e l'ex pm un po' emozionato.
Tutto inizia con un siparietto. De Magistris fa per accomodarsi sul divanetto che sta di fronte alla poltrona del sindaco. Ma è la Iervolino a stopparlo e a indicargli la sua poltrona. ''Ora quella spetta a te, è lì che devi sedere'', gli dice. L'ex pm ha un'incertezza, poi accoglie l'invito e fa per sedersi, ma solo per poco, non senza un certo imbarazzo. Quindi il colloquio prosegue a porte chiuse.
''Ci siamo fatti una bella chiacchierata'', dirà il neo sindaco ai cronisti entrando nella sala giunta dove c'è la cerimonia. ''E' stato un colloquio importante – aggiungerà più tardi – guardandoci negli occhi. I rapporti umani per me vengono prima di quelli istituzionali e col sindaco c'è stata sempre simpatia, fermo restando che oggi inizia una stagione nuova per Napoli''.
L'addio del sindaco Iervolino dopo dieci anni a Palazzo San Giacomo, è in punta di piedi. Prima la stretta di mano a De Magistris in favore delle telecamere con un sentito incoraggiamento a fare bene, e poi via, senza rubare la scena al nuovo sindaco. Dalla sala scatta un applauso che ne accompagna l'uscita. Lei saluta e stringe qualche mano sorridendo e guadagnando la porta. Poi, in privato, il commiato ai suoi più stretti collaboratori, da ultimo al fido Vittorio Ciccarelli che l'ha accompagnata in tutti questi anni. ''Andiamo adesso'', le ultime parole prima che l'emozione possa prendere il sopravvento. Per lei ancora qualche giorno a Napoli prima di tornare a Roma dove – ha detto – l'aspetta un impegno da volontaria nella Caritas.
