«Le scuole debbono insegnare ai bambini e alle generazioni più giovani comportamenti improntati ad uno spirito inclusivo». Lo scrive Giorgio Napolitano in un messaggio per la Giornata internazionale delle persone con disabilità.
«Non possiamo dimenticare – continua Napolitano – che nel mondo i diversamente abili sono oggi quasi 650 milioni, vale a dire, come è stato detto efficacemente, ‘la terza nazione del mondo’. Attorno ai casi più gravi di disabilità, ai soggetti che ne sono portatori e alle loro famiglie, deve formarsi una vera e propria rete di sostegno con il valido supporto dei servizi pubblici; i luoghi di lavoro e gli ambienti pubblici devono essere amichevoli e non ostili verso le disabilità, mentali o fisiche».
«In Italia sono stati fatti passi importanti sul terreno dell’inclusione, pur se molto resta da fare. In particolare è necessario non tornare indietro rispetto al cammino percorso, nonostante le difficoltà di bilancio provocate dalla crisi economica manifestatasi quest’anno in tutta la sua gravità perchè la scarsità di risorse non può colpire coloro che sono già in situazione di debolezza. Mi auguro che tutte le istituzioni diano a tal fine il proprio fattivo contributo, nel segno di quella solidarietà che rappresenta una caratteristica della storia e della civiltà del nostro Paese e un principio fondamentale della Costituzione repubblicana».
