“Le antiche contrapposizioni ideologiche sono state superate e ci sono le basi perché in Italia ci si riconosca in un insieme di valori comuni, quelli in cui si è riconosciuto a suo tempo anche Alexander Dubcek”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine della cerimonia di scopertura del busto del premier cecoslovacco Alexander Dubcek, il padre del ”socialismo dal volto umano”, il protagonista della ”Primavera di Praga” che fu repressa nel 1968 con i carri armati del Patto di Varsavia.
La cerimonia si è svolta in uno slargo nei pressi del piazzale della Farnesina che da oggi si chiama largo Bratislava, in omaggio alla capitale della Slovacchia, patria di Alexander Dubcek. ”E’ importante che i rappresentanti della Repubblica slovacca e della Repubblica italiana, per la quale hanno parlato il sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il ministro degli Esteri Franco Frattini, si siano ritrovati – ha detto Napolitano prima di lasciare il luogo della cerimonia – in un giudizio che valorizza, come è giusto, la personalita’ di Dubcek, che è stato davvero un campione degli ideali di libertà ed anche di autonomia e di indipendenza nazionale. Ho avuto la possibilita’ di conoscerlo e di stabilire con lui un rapporto in momenti difficili”.