ROMA – L’intervento in Libia ”non significa pretendere di esportare uno specifico modello di democrazia ma promuovere e proteggere i diritti fondamentali, civili e politici, e le libertà religiose, come pre-condizione per l’autonoma realizzazione di sistemi democratici”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
”Il mondo non poteva assistere senza reagire alle molte vittime e alle distruzioni massicce inflitte dal leader libico alla sua stessa popolazione. Il capitolo 7 della carta delle Nazioni Unite – ricorda il Capo dello Stato – contempla specificamente l’uso della forza per mantenere la pace e la sicurezza internazionale”.