ROMA – Napolitano molla Renzi. “Italia, se paese civile, vota nel 2018”. Ottenuta l’accelerazione dei tempi nel calendario parlamentare per giungere il prima possibile alle elezioni anticipate con l’appoggio del suo partito e di Lega, M5S e FdI, Matteo Renzi deve oggi incassare a sorpresa lo stop dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da questo momento iscritto d’ufficio tra i sostenitori della scadenza naturale del governo Gentiloni.
“Nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno -ha dichiarato Napolitano -. In Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate. Bisognerebbe andare a votare o alla scadenza naturale della legislatura o quando mancano le condizioni per continuare ad andare avanti. Per togliere le fiducia ad un governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno…”.
Tradotto: non ci sono al momento le condizioni politiche per andare a nuove elezioni, invocarle è da irresponsabili, l’asse privilegiato con il segretario Pd è ormai un filo interrotto. Un passaggio politico importante che chiude definitivamente la stagione inaugurata dalla spinta, una volta si sarebbe detto propulsiva, alla riforme costituzionali per modernizzare le istituzioni, riforme abbondantemente bocciate dal popolo italiano.