L’operazione White Christmas, due mesi di controlli a tappeto nelle abitazioni degli extracomunitari con permesso di soggiorno in scadenza, pianificata dalla giunta leghista di Coccaglio, piccolo comune bresciano, ha scatenato reazioni indignate.
Per la Caritas è «il segno di un’intolleranza parossistica». Per FareFuturo, la fondazione vicina al presidente della Camera Gianfranco Fini, si tratta di «una strumentalizzazione inutile e volgare» e titola sul proprio sito «giù le mani dal Natale (almeno)». Per il Partito democratico siamo di fronte a «un’idea vergognosa, incivile, incostituzionale»: tanto che ora tredici senatori lombardi del Pd chiedono al ministro degli Interni Roberto Maroni di riferire in Parlamento sul proprio appoggio all’iniziativa.
Era stato il sindaco di Coccaglio, Franco Claretti, a spiegare che alla prima convention di sindaci leghisti, all’hotel Leonardo da Vinci a Milano il 24 ottobre, aveva parlato del progetto a tutto lo stato maggiore leghista, riscuotendone un convinto appoggio. «Il ministro Maroni è un uomo pratico – ha detto Claretti – ci ha dato dei consigli per attuare il provvedimento senza incorrere nei soliti ricorsi ai giudici».
L’operazione, partita lo scorso 25 ottobre, dura sessanta giorni e si concluderà proprio il giorno di Natale. Una festa che l’assessore alla Sicurezza Claudio Abiendi, tra i fondatori della Lega nel 1992, definisce «della tradizione cristiana, della nostra identità, non la festa dell’accoglienza». Questa dichiarazione ha scatenato l’indignazione della chiesa bresciana che in e un editoriale molto duro sul sito del settimanale diocesano “La Voce del popolo” dice: «Caro assessore francamente il cristianesimo è un’altra cosa – risponde padre Mario Toffari, direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Brescia – Emarginando il povero, emarginiamo lo stesso Cristo e la cosiddetta identità, sbandierata a sostegno di politiche non affatto cristiane, sa solo di strumentalizzazione, oltre che di improprietà interpretativa del Vangelo».
Anche la Caritas che parla di «segno di intolleranza parossistica». Un progetto “fascista” dicono Cgil e Cisl: «Ritorna alla memoria il rumore degli stivali dei soldati fascisti nel ghetto di Roma alla caccia dei cittadini ebrei» accusa Kurosh Danesh, coordinatore nazionale Immigrati per la Cgil.
A capo dei tredici senatori democratici che chiedono al ministro Maroni di riferire in Parlamento, la presidente del gruppo in Senato Anna Finocchiaro usa parole durissime: «L’idea del nostro Paese che ha la Lega è xenofoba, razzista, violenta e retrograda. L’introduzione del reato di clandestinità è un’aberrazione che sta già dando i suoi frutti velenosi, come dimostra il caso di Coccaglio, dove si vogliono cacciare per le festività natalizie tutte le persone immigrate alle quali sta scadendo il permesso di soggiorno».
Il primo cittadino di Coccaglio si è detto «stupito del clamore dell’iniziativa. Siamo nell’ambito della legge. Io do attuazione al programma della Lega. White Christmas è una denominazione casuale, a cui la polizia locale è pervenuta in modo scherzoso per coincidenze cronologiche» ha spiegato Claretti.