Qual è il vero nome, d’arte s’intende, del trans al momento più noto e “cliccato” sul web d’Italia? Natalie si è scritto e “tramandato” di bocca in bocca fin dal primo giorno. Natalie, forse per dar parvenza femminile al nome, diciamo così, per assonanza. Ma il carattere “femminile” del nome è incerto e posticcio, come quello di chi lo usa. Qualche giornale scrive invece Nataly, forse per conferire un po’ di esotismo. In realtà il nome è Natali, come Natale al plurale.
Per saperlo non c’è bisogno di un’indagine nè delle sue risultanze, basta guardare cosa c’è scritto sul citofono dell’appartamento a Via Gradoli. E non c’è neanche bisogno di andarci a Via Gradoli a controllare, basta guardare le immagini più volte trasmesse dai telegiornali. Ma Natali evidentemente non suona bene e così per le cronache parlate e raccontate, professionali o caserecce, il trans è Natalie o Nataly. Chissà come lo chiamano, e lo chiamavano, con quale pronuncia e accento si rivolgevano a lui gli affezionati clienti.
