ROMA – Se dalle colonne di Repubblica è arrivata una sorta di autocandidatura di Pier Luigi Bersani e il centrosinistra non è autosufficiente per farcela ad un eventuale voto, Nichi Vendola di Sel ha mandato un messaggio chiaro temendo un allargamento degli orizzonti troppo volto ai centristi: ”Il Pd si dia una mossa: c’è il centrosinistra? Allora diciamolo. Il nostro programma è come quello di Hollande? Se è così sono pronto a sottoscriverlo Se invece il nostro programma e’ un ibrido incomprensibile, ambiguo ed opaco, diciamolo. Perché se sarà così io non ci starò”.
”Io credo – dice Vendola – che con Bersani, con Di Pietro e sopratutto con tanti altri che sentono insopportabile la situazione in cui si trova l’Italia e l’Europa intera, bisogna discutere innanzitutto di cosa significa costruire e governare il cambiamento. Per esempio, piuttosto che concentrarci ora sulla figura del leader ora è molto importante capire se il centrosinistra c’è e se il centrosinistra ha la fisionomia di una coalizione che fa della lotta contro la precarietà la propria ragione fondamentale di esistenza”.
”Io al Pd – prosegue – vorrei dire diamoci una mossa. Il Paese sta precipitando, le ricette del governo Monti giorno dopo giorno si rivelano sempre più velleitarie ed inefficaci. Anche il tentativo generoso del Pd di condizionare il piu’ possibile da centrosinistra le azioni del governo, mi pare sia fallito sostanzialmente: un governo di tecnocrati liberisti che si avvita sulle proprie superstizioni ideologiche”.
LE PAROLE DI BERSANI Bersani aveva detto a Repubblica: “Il candidato premier tocca a noi. Il Pd vuole allargarsi e aprirsi, il centrosinistra non è sufficiente per governare. Noi puntiamo a un patto di legislatura piu’ ampio, ma la guida la proporra’ il Partito democratico”.
Sull’esito delle elezioni amministrative, il leader democratico aveva sottolineato che il suo partito ha ottenuto una ”vittoria nettissima al primo turno e si presenta in vantaggio per il secondo” e che ”nella stragrandissima maggioranza” dei casi i candidati sono espressione dello stesso Pd, mentre laddove non lo siano ”è un onore” per il partito sostenerli.
Poi aveva aggiunto che il Partito democratico per Bersani punta ad aprirsi ”nei programmi e nelle proposte”, rivolgendosi ad ”intellettuali, autorità morali, rappresentanti della vita economica”, insomma ”un rassemblement democratico contro il ripiegamento difensivo della destra”.