MILANO – Nicole Minetti, un po’ a sorpresa, cambia avvocato. Il consigliere regionale della Lombardia, considerata uno dei personaggi chiave dello “scandalo Ruby”, ha revocato l’incarico a Daria Pesce. Qualcuno, come Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera, ipotizza che il legale non andasse molto a genio all’entourage di Silvio Berlusconi.
Infatti, durante la trasmissione di la7 L’Infedele, il legale aveva detto che a carico della sua assistita “ci sono indizi che potrebbero non dico farla condannare, ma mandarla a processo”: la Pesce si riferiva all’accusa di favoreggiamento della prostituzione di maggiorenni. Un’ammissione, in pratica, che in quelle feste sarebbe successo qualcosa che avrebbe potuto mettere nei guai anche gli altri imputati.
E il 2 maggio Nicole Minetti è stata vista entrare, come aveva riferito l’agenzia Ansa, nella villa di Lesmo dove il premier stava incontrando gli imprenditori lombardi.
Anche in altre occasioni l’avvocato Pesce aveva gettato ombre, in maniera più o meno velata, sugli altri due “super imputati” del processo, ovvero il direttore del Tg4 Emilio Fede e l’impresario dei vip Lele Mora.
Durante la trasmissione di la7 L’Infedele, il legale aveva detto che a carico della sua assistita “ci sono indizi che potrebbero non dico farla condannare, ma mandarla a processo”.
Prima ancora, l’avvocato Pesce aveva presentato ai giudici milanesi, titolari dell’inchiesta, una memoria difensiva in cui la Minetti si discolpava dall’accusa di aver portato Ruby alle feste di Arcore. In pratica, con questo memoriale, la colpa di aver introdotto la ragazza marocchina (all’epoca dei fatti minorenne) a Villa San Martino, veniva “scaricata” proprio su Mora e Fede.
Dopo aver letto la memoria difensiva della Minetti, Fede aveva detto che l’ex igienista dentale avrebbe avuto bisogno di “una perizia psichiatrica”, ed era arrivato a insinuare che la Minetti puntasse “a guadagnare credito con i magistrati, nella preoccupazione che dall’inchiesta potessero emergere altre cose, cose diverse”.