«Entro tre anni,ovvero nell’ambito della legislatura, partiranno i lavori per la costruzione della prima centrale nucleare in Italia». Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a Villa Gernetto con il premier russo Vladimir Putin.
Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, ha precisato il presidente del Consiglio, «bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana, dobbiamo fare una vasta opera di convincimento, guardando alla situazione francese».
Secondo Berlusconi, la maggioranza dei cittadini vuole il ritorno dell’energia nucleare in Italia ma rifiuta la costruzione delle centrali nelle zone in cui vive. Così il premier ha annunciato un progetto con la Rai per alcuni spot mirati a convincere gli italiani sulla sicurezza di nuove centrali nucleari che il Governo ha intenzione di costruire.
Il premier ha riferito di aver parlato con «esponenti della televisione pubblica» italiana per attingere l’esperienza francese, paese dove, ha raccontato ancora Berlusconi, i cittadini sono coscienti della sicurezza dei nuovi impianti e «fanno le guerre per averli in casa loro perché portano tanto tanto lavoro». Per questo l’idea è quella di «raccogliere in alcuni filmati le esperienze dei francesi che abitano vicino alle centrali e trasmetterle in Italia». L’obiettivo dichiarato è quello di convincere gli italiani che oggi sono «terrorizzati» all’idea di avere una centrale vicino casa, fermo restando che «già adesso il 54% dei cittadini sono favorevoli» al ritorno dell’atomo.
La Russia, attraverso le sue società, è pronta a garantire finanziamenti e collaborazione tecnologica per la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia. In particolare, Putin ha garantito anche la disponibilità a fornire combustibile nucleare e poi riprendere le scorie per il trattamento. La Russia, ha ricordato il leader del Cremlino, partecipa già in Paesi terzi alla produzione di energia atomica attraverso tali sistemi: «Se in Italia questi progetti si realizzeranno – ha assicurato – da parte russa ci sarà una vasta cooperazione».
