Nucleare, Clini: “Rispetteremo l’esito del referendum”

TRIESTE, 19 NOV – ''Il risultato del referendum e' sacro e va assolutamente rispettato ma cio' non vuol dire che la tecnologia nucleare sia scomparsa''. Cosi', in un'intervista al quotidiano Il Piccolo, il neo ministro all'Ambiente, Corrado Clini, torna oggi sulle affermazioni fatte al programma radiofonico ''Un giorno da pecora'' su una sua presunta apertura al nucleare, che gli sono valse le prime critiche, anche alla Camera nel corso della fiducia al Governo.

Dopo essersi dichiarato ''sorpreso'' dalle reazioni alla sua affermazione, ''fatta nel cotesto di un programma tra il serio e il goliardico'', Clini precisa che ''la possibilita' di studiare gli sviluppi del nucleare non riguarda l'Italia come sede di impianti, ma come Paese che partecipa alle linee di sviluppo di nuove tecnologie''.

Riguardo altri argomenti scottanti, come gli Ogm e la Tav, Clini ha sottolineato di essere ''un ministro tecnico'', ''non devo fare propaganda. Il mio impegno – ha aggiunto – e' fare in modo che su tutte queste tematiche ci sia la piu' possibile informazione e documentazione scientifica. Aprire un confronto significa mettere su un tavolo dati e numeri e poi consultarli insieme''. Infine, sulle energie rinnovabili, Clini ricorda che l'Italia ''e' diventata il Paese europeo con maggior percentuale di investimenti e impianti a energia solare'', ma che e' stata ostacolata ''l'attuazione di un programma integrato che mettesse insieme lo sviluppo delle infrastrutture con la protezione dell'ambiente e lo sviluppo delle energie alternative''.

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