ROMA – Nunzia De Girolamo vuole rompere in Campania con il governatore Stefano Caldoro: un audio rubato della sua riunione con i vertici del Nuovo Centrodestra campano svela le intenzioni dell’ex ministro, che vuole portare Ncd sulla strada di un’alleanza trasversale con il Pd del marito Francesco Boccia. Lo ha pubblicato il sito Julie News: la registrazione si può ascoltare a questo link
Dagospia commenta così l’arringa della De Girolamo:
NUNZIA PRONTA PER LA SCENEGGIATA! – ECCO L’AUDIO RUBATO DELLA “RELAZIONE” DELLA DE GIROLAMO AGLI NCD CAMPANI: “MA CALDORO SE PENZ CA VENIMM, A NUIE CE PIACE ESSERE INNESTAT!” – NCD PREPARA L’ACCORDO CON IL PD?
La “tigre del Sannio” annuncia l’addio alla giunta di Caldoro e prepara il “ricongiungimento familiare” con il Pd di suo marito Boccia. “Non andiamo col centrosinistra per farlo vincere come se fossimo benefattori. A sinistra non ci andiamo gratis. Dobbiamo dettare delle condizioni” – Attacco al Ciriacosauro: “De Mita è n’atu pezz…”…
Julie News ha pubblicato anche il testo completo dell’audio rubato, con tutto quello che ha detto la De Girolamo:
“Se noi prendiamo mezze misure – ha dichiarato De Girolamo in riunione – ci stritolano. Questa non è una rottura verso Stefano Caldoro, ma dare una mano a Stefano Caldoro. Perché chi ha detto che io voglio fare l’alleanza col centrosinistra? Ma dov’è il dibattito per costruire l’alleanza col centrosinistra? Ma perché il centrosinistra ha aperto un dibattito? E chi sarebbe il candidato, la Picierno? E io tengo candidato Calabrò. Chi è il candidato, De Luca? Ed io tengo candidato Gioacchino Alfano.
Con questo voglio dire che se il centrosinistra fa le primarie sono fatti suoi. Se vogliono fare l’alleanza con noi, devono capire che non è che fanno le primarie e noi facciamo da stampella. Perché noi non andiamo col centrosinistra per farlo vincere come se fossimo benefattori. A sinistra non ci andiamo gratis. Dobbiamo dettare delle condizioni. Ma perché dobbiamo metterci a parlare del centrosinistra se oggi non c’è il centrosinistra? Il tema attuale è la nostra alleanza con Caldoro.
Risolviamo prima il problema a casa nostra che è questa coalizione (il centrodestra, ndd). E con un nostro deliberato Caldoro è costretto ad andare da Berlusconi e dire caro presidente mi stanno logorando. Guardate, così a Stefano lo logorano giorno dopo giorno e stiamo consegnando anche la Regione Campania al centrosinistra magari con un cespuglietto a noi, così come pensano nella loro testa come se bastasse per accontentarci. Se loro hanno il candidato (riferendosi al centrosinistra, ndd) anche noi abbiamo il candidato. Quindi loro evitano di fare le primarie, fanno un passo indietro sul candidato e si fa l’accordo col centrosinistra. Cosa che io non auspico.
A destra noi abbiamo il candidato presidente uscente e non lo stiamo mettendo in discussione. Lo dico agli amici di Caldoro. Io di regola sapete cosa dovrei dire: primarie. Mica è detto che Caldoro è un candidato a prescindere? Invece noi non lo mettiamo in discussione perché gli riconosciamo che è stato un bravo presidente. Ma non basta. Deve fare di più. Ad esempio a Benevento e ad Avellino maltrattati siamo a sinistra maltrattati siamo a destra”.
“Caldoro ha innestato l’Ncd – conclude De Girolamo – come risulta innestata pure Fratelli d’Italia e altri. Ma noi facciamo finta di niente perché ci piace essere innestati, perché chi ha mandato le persone ad innestare il nostro partito lo fa crescere e quindi a noi va bene. Ma questo non significa che siamo nati ieri e l’innesto adesso diventa un innesto contro di noi. L’innesto ci deve aiutare a restare il Nuovo centrodestra ed a formare un grande partito capace di dare una mano anche a livello nazionale perché io sono una che non si arrende. A Roma Berlusconi ha chiuso l’alleanza di centrodestra. Ma perché dobbiamo dividerci tra centrodestra e centrosinistra quando non è questo l’argomento?
Allora io dico: diamo questi segnali chiari. Ovviamente Stefano Caldoro deve riaprire il tavolo che si è fatto due volte e poi è stato sospeso. Noi da qui a una settimana dobbiamo incontrare l’Udc perché non è che noi usciamo dalla giunta e loro entrano. Con l’Udc facciamo una riunione per comunicare quali sono le nostre scelte (uscire dalla giunta e dalla maggioranza, ndd) e iniziare magari un percorso congiunto pure più veloce rispetto a quello nazionale. Anche perché Mauro e Rivellini (esponenti di Italia popolare, ndd) fanno le riunioni da mesi anche a nome nostro.
De Mita, che è un altro pezzo, fa la riunioni a nome nostro e noi, che abbiamo più voti, assistiamo inerme a tutto questo. E non ce lo possiamo permettere. Io la scena l’ho già vista perché conosco tutti i protagonisti. Purtroppo per Caldoro è arrivato il momento di non essere un ex socialista, ma di essere un riformista. Se continua ad essere un ex socialista mi dispiace…”.