Il comitato di vigilanza sulla tv e sui media «Osservatorio Antiplagio», con una lettera inviata al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, denuncia che in un’applicazione della MYW Productions per iPhone, iPod e iPad chiamata «What Country», per viaggiare stando comodamente seduti in poltrona, identifica l’Italia con pizza e mafia.
Resta da vedere se la Brambilla possa essere il giusto paladino, visto che il sito ufficiale del suo Ministero, va proprio nel senso contestato, affermando, in maccheroniche (non nel senso di pasta ma di ridicola approssimazione) in più lingue, che pasta e pizza “in tutto il mondo sono sinonimo di Italia”.
Nella scheda di presentazione, scrive l’ufficio stampa dell’Osservatorio Antiplagio, ogni Paese è identificato con foto e situazioni caratteristiche. La Spagna è rappresentata dalla gente calorosa e dalla paella; la Francia dalle piazze romantiche e dal vino; la Svizzera dalle banche e dalla cioccolata; gli Usa dal sogno americano e dall’hamburger.
L’Italia, invece, viene identificata con pizza, mafia e scooter.
L’Osservatorio Antiplagio «invita il ministro Brambilla ad attivarsi a nome del Governo Italiano per chiedere spiegazioni alla Apple», anche perché l’approfondimento dell’applicazione recita: «La mafia in Italia è grande. Nessuna sorpresa! È nota come Cosa Nostra. Le altre sono la camorra e la ’ndrangheta. La mafia italiana forse è meglio conosciuta per le sue tradizionali attività criminali, come l’estorsione e il racket della prostituzione. La mafia oggi in Italia, tuttavia – continua la presentazione dell’applicazione per iPhone – è diventata molto più sofisticata e ha diversificato il suo portafoglio di attività criminali. La mafia in Italia costituisce una formidabile forza economica che rappresenta circa il 10% del Pil. Il fatturato annuo della mafia italiana è stimato intorno a 10 miliardi di euro».