
ROMA – “L’ostruzionismo sul decreto legge sulle riforme istituzionali era inevitabile. Ma alla fine abbiamo vinto”: l’onorevole Giuseppe D’Ambrosio, del Movimento 5 Stelle, si dice soddisfatto in un’intervista ad Andrea Malaguti del Fatto Quotidiano.
Il deputato spiega perché i grillini siano convinti che l’ostruzionismo fosse l’unica strada:
“Avevamo bisogno di dare spazio alle nostre idee. Non ce le lasciavano esprimere. Eppure rappresentiamo il 25% degli elettori. Ci siamo comportati nell’unico modo possibile. Rispettando le leggi. E poi lo sa che cosa mi ha detto un suo collega? Che non sentiva tanti contenuti nei discorsi dell’opposizione dal tempo dei radicali”.
D’Ambrosio torna su un tema caro a Beppe Grillo: l’esautorazione dei poteri del Parlamento da parte del governo bipartisan guidato da Enrico Letta.
“Hanno sconfessato la capigruppo e cambiato l’ordine delle priorità. Ignorando il Parlamento come sempre. Mi domando perché invece di fare entrare nel Palazzo gli eletti non chiamino direttamente 900 cittadini a caso ogni mese. Visto che noi non abbiamo nessun ruolo almeno portiamo in gita qualcuno e gli facciamo fare un’esperienza. È una provocazione, va da sé. Ma mi domando se non sia davvero questo che vogliono”.
“Ho dormito 4 ore in 3 giorni Noi possiamo, siamo giovani. Eravamo disposti a stare qui anche a Ferragosto. Ora abbiamo più possibilità di coinvolgere i cittadini, di aumentare la loro partecipazione. Era quello che cercavamo. Non si può cambiare la Carta Costituzionale con un dibattito di due ore”.
